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Nuovo studio associa i dolcificanti al rischio di cancro, ma i risultati sono controversi

Un team di ricerca francese ha rilevato un’associazione tra consumo di dolcificanti e rischio di cancro. I risultati vanno confermati da studi più approfonditi.
A cura di Andrea Centini
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Uno studio francese ha determinato che il consumo di dolcificanti può aumentare il rischio di alcuni tipi di cancro, in particolar modo quelli associati all'obesità e il tumore del seno. I risultati della ricerca, tutti da confermare, riportano i dolcificanti – per l'ennesima volta – sul banco degli imputati, sebbene non sia mai stata dimostrata alcuna effettiva correlazione con il cancro nell'uomo. Come specificato su The Conversation dal professor James Brown, docente in Biologia e Scienze Biomediche presso l'Università Aston, tutto ebbe inizio negli anni '70 del secolo scorso, quando uno studio trovò un legame tra un dolcificante chiamato ciclamato e il cancro alla vescica nei ratti. I risultati provocarono un "terremoto", anche se tale associazione non è mai stata verificata nell'uomo; i dolcificanti sono prodotti alimentari approvati e considerati sicuri – ovviamente nelle dosi raccomandate – da tutte le principali autorità regolatorie. Ma l'eco degli studi di mezzo secolo fa e di altre ricerche controverse continua a farsi ancora sentire ancora oggi.

Il nuovo studio francese è stato condotto da un team di ricerca guidato da scienziati dell'istituto INSERM (Institut national de la santé et de la recherche médicale) e dell'Università Sorbona di Parigi, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi del French Network for Nutrition and Cancer Research (NACRe network), del Nutritional Epidemiology Research Team (EREN) dell'Epidemiology and Statistics Research Center dell'Università di Parigi (CRESS) e altri istituti. Gli scienziati, coordinati dalla professoressa Mathilde Touvier, direttrice dell'INSERM e docente dell'ateneo parigino, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver condotto uno studio di osservazione sui dati di oltre 100mila persone in Francia, tutte coinvolte nella grande indagine NutriNet-Sante condotta tra il 2009 e il 2021. Attraverso appositi questionari i partecipanti alla ricerca hanno rilasciato dati su stile di vita, sesso, livello di istruzione, condizioni di salute, abitudini alimentari (compreso il consumo di dolcificanti), vizio del fumo e dell'alcol, attività fisica e molto altro ancora. Il 79 percento del totale era composto da donne e quasi il 40 percento usava dolcificanti.

Gli scienziati hanno incrociato tutti questi dati con le cartelle cliniche dei volontari e i tassi di diagnosi di cancro, determinando che coloro che assumevano più dolcificanti – oltre la quantità riportata mediamente – avevano probabilità di ammalarsi di cancro superiori del 13 percento rispetto a chi non ne faceva uso. Nello specifico, si legge nell'abstract dello studio, il rischio più elevato è stato evidenziato nei consumatori di aspartame (HR = 1,15 [IC 95% da 1,03 a 1,28], P = 0,002) e dell'acesulfame-K (HR = 1,13 [IC 95% da 1,01 a 1,26], P = 0,007). Come specificato il cancro al seno (n= 979 casi, HR = 1,22 [IC 95% da 1,01 a 1,48], P = 0,036, per l'aspartame) e i tumori associati all'obesità (n= 2.023 casi, HR = 1,13 [95% CI da 1,00 a 1,28], P = 0,036, per i dolcificanti artificiali totali e HR = 1,15 [IC 95% da 1,01 a 1,32], P =0,026, per l'aspartame) sono risultati i più frequenti.

Pur essendo risultati significativi, va tenuto presente che si tratta di uno studio di osservazione, cioè che non evidenzia alcun rapporto di causa – effetto tra il consumo di dolcificante e l'emersione dei tumori. In pratica, non c'è nesso di causalità e non ci sono prove dirette che i dolcificanti artificiali provochino il cancro. Il professor Brown sottolinea di non credere che lo studio “fornisca prove sufficientemente solide” per cambiare le raccomandazioni su questi prodotti. Secondo l'esperto è più probabile che sia il tipo di persona che assume dolcificanti – a causa dello stile di vita – ad avere un rischio maggiore di cancro che il dolcificante stesso. Sebbene lo studio francese sia ben progettato, dunque, saranno fondamentali ulteriori approfondimenti per determinare la reale associazione tra cancro e dolcificanti. I dettagli della ricerca “Artificial sweeteners and cancer risk: Results from the NutriNet-Santé population-based cohort study” sono stati pubblicati sull'autorevole rivista scientifica PloS Medicine.

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