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Luna Piena oggi 24 febbraio 2024, a che ora vedere la Microluna della Neve e perché si chiama così

La sera di sabato 24 febbraio il cielo sarà impreziosito dalla spettacolare Luna Piena della Neve, il plenilunio del mese. Quest’anno si tratterà inoltre di una Microluna. Perché si chiama così e a che ora vederla.
A cura di Andrea Centini
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A partire dalle 17:53 (ora di Roma) di oggi, sabato 24 febbraio 2024, potremo ammirare nel cielo il plenilunio di febbraio, la Luna Piena della Neve. Il nome, legato alla tradizione dei nativi americani Dakota, è un omaggio alle abbondanti nevicate del mese; febbraio, storicamente, è infatti quello più nevoso in Nord America, come spiegato da Almanac.com, mentre in Italia il primato generalmente spetta a gennaio. Quella di quest'anno, inoltre, non è una “classica” Luna Piena, ma una Microluna, cioè una Luna po' più piccola (e meno luminosa) del solito. Naturalmente il riferimento è alle dimensioni apparenti del disco lunare sulla volta celeste, che in occasione delle microlune – fenomeni opposti alle superlune – risultano leggermente ridotte. La ragione risiede nel fatto che il satellite della Terra, durante il plenilunio, è prossimo all'apogeo, ovvero la massima distanza dal nostro pianeta. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo di oggi.

A che ora vedere la Luna Piena oggi sabato 24 febbraio 2024

Come spiegato dall'Unione Astrofili Italiani (UAI) nella rubrica il “Cielo del Mese”, il plenilunio di oggi, sabato 24 febbraio 2024, si verificherà esattamente alle 13:30 ora italiana. Poiché a quell'ora la compagna della Terra si troverà al di là dell'orizzonte, bisognerà attendere che sorga prima di poterla osservare. Come indicato, sul cielo della Capitale la Microluna Piena della Neve farà capolino poco prima delle 18:00 a Est, abbracciata dalla costellazione del Leone. L'orario, naturalmente, varia in base alla posizione geografica dell'osservatore: a Napoli, ad esempio, la Luna sorgerà alle 17:47, a Milano alle 18:01 e a Cagliari alle 18:13. Anche se il plenilunio è un momento esatto, come spiegato dalla NASA la “pienezza” appare tale ai nostri occhi per circa tre giorni, nel complesso. Pertanto il disco lunare appariva già pieno la sera di venerdì 23 febbraio e risulterà tale anche per tutta la notte tra il 24 e il 25 febbraio, prima di tramontare poco dopo le 07:00 di domenica (ora di Roma).

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Perché la Luna piena di oggi 24 febbraio 2024 si chiama così

I nomi comuni delle lune piene non hanno alcuna valenza scientifica, ma hanno un forte legame con le tradizioni e la cultura popolare, in particolar modo quelle dei nativi americani, che scandivano mesi e stagioni attraverso un calendario lunare (e non con il nostro gregoriano). Questi nomi venivano scelti per omaggiare particolari fenomeno naturali / meteorologici, animali, raccolti, fioriture o pratiche – come la caccia e la pesca – che avevano un significato molto importante per la sopravvivenza delle tribù. Ciascuna di esse sceglieva il proprio. Il nome Luna Piena della Neve del plenilunio di febbraio, come raccontato da Almanc.com, fu scelto dalla comunità dei Dakota, una delle più grandi dell'alleanza Sioux. “Nel 1760 – spiega il portale – il capitano Jonathan Carver, che aveva visitato i Naudowessie (Dakota), scrisse che il nome usato per questo periodo era Luna della Neve, ‘perché comunemente cade più neve durante questo mese che in qualsiasi altro mese invernale'”. Il dato è confermato anche dal National Weather Service degli Stati Uniti, che indica in febbraio il mese con le più abbondanti nevicate. In Italia, come specificato, risulta essere invece più spesso quello di gennaio.

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Luna Piena della Neve è solo uno dei diversi nomi dalle molteplici tribù per il plenilunio di febbraio. A volte la stessa tribù dava più nomi alla stessa Luna Piena. I Dakota, ad esempio, chiamavano quella di febbraio anche Luna Piena del Procione. Tra gli altri nomi noti vi sono Luna della Marmotta (Algonchini); Luna Ossuta e Luna Affamata (Cherokee); Luna dell'Orso Nero (Tlingit); Luna dell'Aquila o dell'Aquila Calva e Luna dell'Oca (Haida).

Perché la Luna Piena della Neve di oggi è una Microluna

La Luna non ha un'orbita perfettamente circolare intorno alla Terra, ma eccentrica, cioè ellittica, pertanto durante il suo peregrinare nello spazio può trovarsi più vicina o più lontana dal nostro pianeta. La distanza media è di circa 384.000 chilometri; il punto più vicino, chiamato perigeo, è a circa 356.000 chilometri, mentre il più lontano, l'apogeo, è a poco più di 406.000 chilometri. Ne consegue che, a seconda del punto orbitale in cui si verifica la Luna Piena, più o meno vicino alla Terra, il disco lunare appare leggermente più piccolo o più grande nel firmamento. Quando il plenilunio è prossimo al perigeo si verifica una Superluna, quando invece è prossimo all'apogeo si verifica la Microluna. Poiché la Luna Piena della Neve si verificherà a 405.000 chilometri dalla Terra, saremo innanzi a una Microluna.

Le differenze nelle dimensioni (e nella luminosità) sono di pochi punti percentuali e in genere solo un occhio allenato riesce a coglierle tra superlune, microlune e comuni pleniluni. Ma basta mettere a confronto fotografie scattate con le stesse impostazioni per rendersi conto delle piccole ma significative differenze. A volte a gioca un ruolo sulle dimensioni apparenti del disco lunare anche la vicinanza all'orizzonte; quando la Luna è bassa e alle spalle di edifici, montagne e monumenti può apparire gigantesca. Anche il colore può sembrare più rossiccio quando è vicina all'orizzonte, a causa del maggiore “spessore” di atmosfera terrestre che la separa dall'osservatore, in grado di assorbire più efficacemente determinate lunghezze d'onda della radiazione solare.

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