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L’Italia imbiancata dalla neve vista dallo spazio è meravigliosa

Il programma Copernicus ha diffuso una nuova, magnifica immagine dell’Italia vista dallo spazio, con gli Appennini completamente coperti di neve.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Ue, Copernicus Sentinel-3
Credit: Ue, Copernicus Sentinel-3

L'Italia vista dallo spazio è sempre uno spettacolo, ma quando lo Stivale è baciato dalla neve è una vera gioia per gli occhi. In una nuova immagine scattata da un satellite si può ammirare tutto lo splendore del Bel Paese, con l'intera catena appenninica centro-meridionale imbiancata. Una fotografia suggestiva, che riflette le condizioni meteorologiche tipicamente invernali di quest'ultima parte di gennaio. Dopo un autunno caldissimo e un inizio di inverno decisamente timido, dalla seconda metà di questo mese le temperature sono letteralmente crollate, favorendo le abbondanti nevicate che in molti casi hanno raggiunto anche le aree collinari e qualche pianura. Ma è naturalmente in montagna dove si è accumulato il maggior quantitativo di neve, come mostra lo spettacolare scatto dallo spazio.

Come riportato dall'ANSA, la fotografia è stata scattata martedì 24 gennaio da uno dei due satelliti Sentinel-3 della rete Copernicus, una missione gestita in collaborazione tra la Commissione europea e l'Agenzia Spaziale Europea (ESA), il cui obiettivo è quello di studiare la Terra raccogliendo dati su atmosfera, bacini d'acqua, terre emerse, estensione del ghiaccio e molto altro ancora. Si tratta di una coppia di satelliti fondamentale per il monitoraggio dei cambiamenti climatici, le analisi topografiche e degli ecosistemi. Grazie alle fotocamere ad alta risoluzione in dotazione, questi dispositivi – che viaggiano a centinaia di chilometri dalla Terra, ben oltre l'orbita della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) – catturano costantemente immagini meravigliose del nostro pianeta. L'Italia finisce spesso nel mirino dei Sentinel-3, grazie alla straordinaria varietà di ambienti, condizioni e fenomeni che vi si verificano.

Ad aprile dello scorso anno, ad esempio, fece molto clamore uno scatto dell'intero stivale, proprio per la totale assenza di neve dalle cime montuose. Un effetto drammatico dei cambiamenti climatici, che anticipano le stagioni calde, spostano lo zero termico a quote sempre più in elevate e condannano i ghiacciai a scomparire per sempre. Si stima che il ghiacciaio della Marmolada, la regina delle Dolomiti, possa sparire nel giro di 25 – 30 anni. E lo stesso accadrà a moltissimi altri ghiacciai alpini entro il 2100, come previsto da molteplici studi.

La nuova immagine dallo spazio non è affatto in contrasto con la tendenza legata al riscaldamento globale, perché meteo e clima sono due cose sì legate, ma ben distinte. In parole molto semplici, i cambiamenti climatici tendono ad aumentare la frequenza e a intensificare fenomeni già presenti per la naturale variabilità meteorologica. In un contesto di crisi climatica non c'è da chiedersi perché l'Italia si imbianca, ma quanto lo farà ancora in futuro, quanti veri inverni avremo ancora, come quello che stiamo vivendo da un paio di settimane (ma iniziato astronomicamente oltre un mese va) e che, secondo gli esperti, in questi giorni potrebbe innescare anche l'Effetto ASE.

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