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Le foto della pavoncella, tra gli uccelli limicoli più belli d’Italia: è il momento migliore per vederla

La pavoncella è un bellissimo uccello limicolo con un piumaggio iridescente che alterna diversi colori, dal verde metallico al bianco. Il suo nome è un richiamo al più noto pavone. In questi mesi d’inverno è possibile vederne in Italia stormi con centinaia di esemplari. Noi abbiamo avuto la fortuna di incontrarle e fotografarle varie volte.
A cura di Andrea Centini
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Pavoncella. Credit: Andrea Centini
Pavoncella. Credit: Andrea Centini

È solo di alcuni giorni fa la notizia della diffida alla Regione Toscana da parte di alcune delle principali associazioni animaliste e ambientaliste italiane per l'autorizzazione della caccia alla pavoncella (Vanellus vanellus). Questo magnifico uccello, infatti, nel nostro Paese come indica la Lipu ha uno stato di conservazione inadeguato. Da alcuni anni, dopo un lungo braccio di ferro, la caccia alla pavoncella era stata finalmente fermata proprio grazie alle pressioni delle associazioni ma anche su esplicita richiesta dell'Unione Europea. Ora, sfruttando le nuove – criticatissime – norme in tema di attività venatoria, come specificato dal WWF la Regione Toscana ha nuovamente dato il via libera alle doppiette, che potranno tornare a far fuoco su una delle specie più belle d'Italia.

Pavoncella. Credit: Andrea Centini
Pavoncella. Credit: Andrea Centini

Al di là della bellezza di questo animale, che chiaramente non deve e non può essere un parametro per determinare i carnieri (che brutta parola), a rendere particolarmente odiosa questa scelta vi è proprio il fatto che la pavoncella è in declino. Da qui la decisione di ENPA, LAC, LAV, Legambiente, Lipu e WWF Italia di diffidare la Toscana. Noi in questo articolo vogliamo celebrare il fascino e la libertà di questi magnifici uccelli, che abbiamo avuto occasione di incontrare e fotografare in più occasioni nel loro habitat naturale.

Proprio in queste fredde giornate di fine autunno – inverno è possibile incontrare nei cieli d'Italia grandi stormi di pavoncelle, che si riuniscono anche a centinaia per svernare. Il nostro Paese, oltre ad accogliere nella stagione fredda gli esemplari che migrano dall'Europa centro-orientale e dell'Asia, ospita significative popolazioni nidificanti, soprattutto tra Piemonte e Lombardia. Noi le abbiamo incontrate spesso nel Lazio al Parco Nazionale del Circeo, tra i laghi di Fogliano e Caprolace, ma ci è capitato anche di vedere esemplari in piena estate alla Riserva Naturale Regionale della Foce dell'Isonzo Isola della Cona in Friuli Venezia Giulia.

Pavoncelle. Credit: Andrea Centini
Pavoncelle. Credit: Andrea Centini

Ma cos'è esattamente la pavoncella? Si tratta di un uccello limicolo che fa parte della famiglia dei Caradridi (Charadriidae), alla quale appartengono specie iconiche come il fratino (Charadrius alexandrinus), il piviere dorato (Pluvialis apricaria) e il piviere tortolino (Charadrius morinellus), che è anche balzato agli onori della cronaca nazionale. Per limicoli si intendono uccelli acquatici che vivono in ambienti paludosi e fangosi (zone umide), risaie allagate, lungo le coste e così via. Sono generalmente specializzati nella cattura di insetti, crostacei, molluschi e altri invertebrati che estraggono dal limo.

La pavoncella è indubbiamente tra i limicoli più appariscenti, grazie al suo magnifico piumaggio iridescente sul dorso e sulle ali, in cui al verde metallico si accostano macchie viola e più scure dai riflessi bronzei. Il ventre è bianco, ha un grosso collare nero e la testa alterna dettagli chiari e neri. Dal vertice nero su capo si dipana uno splendido ciuffo di penne che rende la pavoncella ancora più bella. Il suo nome, alla luce del piumaggio variopinto, è un richiamo al più “nobile” e conosciuto pavone (una specie di origine indiana allevata in Europa sin dai tempi degli Antichi Romani). Ma a differenza di questa specie non vi è una spiccata differenza tra il piumaggio dei maschi e delle femmine, con queste ultime che nella pavoncella presentano alcune chiazze bianche sul nero e penne del ciuffo più corte.

Pavoncella. Credit: Andrea Centini
Pavoncella. Credit: Andrea Centini

Come indicato, nei mesi invernali le pavoncelle danno vita a grandi stormi in cui è possibile contare anche centinaia di esemplari, come mostrano le immagini che trovate in questo articolo. Sono facilmente riconoscibili in volo grazie alle ali particolarmente arrotondate e all'alternanza di bianco e nero. È facile riconoscerle anche dallo squillante richiamo, che a volte ricorda quello delle pistole giocattolo per bambini. Come spiegato nella Guida degli Uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente di Lars Svensson, la pavoncella è una specie molto “vocifera” ed è possibile ascoltarla anche di notte. “Il verso di allarme in volo è un acuto penetrante pwii-iii o ui-iik”, spiega la guida, aggiungendo che durante la parata nuziale il maschio emette anche delle peculiari vibrazioni con le ali per far colpo sulle femmine.

Pavoncelle. Credit: Andrea Centini
Pavoncelle. Credit: Andrea Centini

Come evidenziato dalla Lipu, questa specie in Italia ha uno stato di conservazione inadeguato, “a causa del degrado e della riduzione del suo habitat ottimale”, che alterna zone umide – dalle risaie alle saline, passando per le torbiere – ad ambienti asciutti come prati e anche campi coltivati. Nel nostro Paese si contano tra le 5.500 e le 7.000 coppie. Tra le principali minacce, oltre a cambiamenti nelle pratiche agricole, vi è anche la caccia: “Durante il mese di febbraio – spiega la Lipu – ha avuto, in un passato recente, un pesante impatto sulle popolazioni nidificanti”. Continuare a cacciarle è una pratica ingiusta e anacronistica.

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