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Le donazioni di organi e i trapianti aumentano sensibilmente durante i raduni di motociclisti

Ricercatori americani hanno dimostrato che durante i grandi raduni di appassionati di motociclismo si verifica un incremento sensibile di donazioni e trapianti.
A cura di Andrea Centini
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Un nuovo studio condotto negli Stati Uniti ha dimostrato che durante i grandi raduni di motociclisti le donazioni di organi e i trapianti aumentano in modo significativo. In base ai risultati dell'indagine, condotta analizzando i dati tra il 2005 e il 2021, la media degli organi donati nei giorni dei raduni sale del 21 percento, mentre quella dei trapianti del 26 percento. Sono dati drammatici e inquietanti, che evidenziano i rischi di sicurezza stradale associati a simili eventi. Naturalmente non sono i raduni in sé a rappresentare un pericolo per la vita, ma i limiti delle infrastrutture che li ospitano, i comportamenti di alcuni motociclisti e il grandissimo numero di mezzi in circolazione contemporaneamente.

A condurre lo studio è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Massachusetts General Hospital, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi delle scuole di Medicina delle università di Harvard e del Texas, del Center for Surgery and Public Health del Brigham and Women’s Hospital e del National Bureau of Economic Research di Cambridge. Gli scienziati, coordinati dal professor David C. Cron, ricercatore clinico presso il prestigioso nosocomio del Massachusetts, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver incrociato i dati del Registro nazionale delle donazioni e dei trapianti di organo con quelli delle date dei raduni. Nello specifico, si sono concentrati sugli organi donati da vittime di incidenti stradali con età pari o superiore ai 16 anni tra marzo 2005 e settembre 2021. Per essere sicuri che non vi fossero fattori confondenti a influenzare le statistiche, i ricercatori hanno tenuto conto dei dati relativi a donazioni / trapianti nelle settimane prossime agli eventi stessi (durante il mese precedente e successivo), a regioni dove non si tengono i raduni e a periodi dell'anno diversi.

Incrociando tutti i dati, come specificato, il professor Cron e i colleghi hanno rilevato un aumento significativo dell'incidenza delle donazioni di organi e trapianti proprio durante il periodo dei raduni. I ricercatori hanno conteggiato un totale di circa 11mila donatori e oltre 35mila destinatari di organi nelle aree dove si sono svolti i sette principali raduni motociclistici dell'anno, rilevando che nelle giornate di incontro sono stati registrati 406 donatori e 1400 trapianti nelle aree limitrofe. Nel mese prima e nel mese successivo all'evento, negli stessi luoghi sono stati contati circa 2.300 donatori di organi e poco più di 7.700 trapiantati. Dall'analisi statistica emerge che nelle giornate dei raduni risultavano esserci il 21 percento in più di donatori di organi e il 26 percento in più di riceventi rispetto alle quattro settimane prima e dopo gli eventi. Una differenza enorme.

“I picchi nelle donazioni e nei trapianti di organi che abbiamo riscontrato nella nostra analisi sono inquietanti, anche se non del tutto sorprendenti, perché segnalano un fallimento sistemico nell'evitare morti prevenibili, il che è una tragedia”, ha dichiarato in un comunicato stampa il professor Cron. “C'è una chiara necessità di migliori protocolli di sicurezza intorno a tali eventi”, ha aggiunto lo scienziato. “Allo stesso tempo – prosegue l'esperto – è importante che le comunità di trapianti nei luoghi in cui si tengono questi eventi siano consapevoli del potenziale aumento dei donatori di organi durante quei periodi. La donazione di organi è spesso definita come dono della vita e dovremmo assicurarci di non sprecarla e di poter trasformare una qualsiasi di queste tragiche morti in un'opportunità per salvare potenzialmente altre vite”.

Gli autori dello studio sottolineano che spesso questi grandi raduni si verificano in aree rurali e in piccole città, che non hanno le infrastrutture per la gestione di un simile traffico. Pertanto gli organizzatori degli eventi devono fare il possibile affinché venga aumentata la sicurezza generale di tutti i fruitori della strada (motociclisti, automobilisti e pedoni) migliorando la gestione del traffico. Inoltre raccomandano sempre l'uso del casco e della guida sicura in sella a una motocicletta. Può infatti capitare che in un momento di svago e piacere, nel quale si condivide la grande passione per le due ruote con tanti amici, possa calare un po' l'attenzione su certi comportamenti. Se il luogo prescelto non è inoltre “attrezzato” per ricevere così tante persone, il rischio è purtroppo dietro l'angolo.

Va tenuto presente che negli Stati Uniti i raduni di motociclisti sono colossali – la Daytona Bike Week in Florida e lo Sturgis Motorcycle Rally nel South Dakota durano dieci giorni e attirano mezzo milione di visitatori ciascuno, come spiegato dagli esperti – pertanto non è possibile fare paragoni con i raduni di altri luoghi. Ma i principi di sicurezza sono naturalmente sempre i medesimi. I dettagli della ricerca “Organ Donation and Transplants During Major US Motorcycle Rallies” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica JAMA Internal Medicine.

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