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Le abitudini sessuali degli scarafaggi stanno cambiando a causa delle esche zuccherate

Un team di ricerca americano ha dimostrato che il comportamento sessuale degli scarafaggi è stato alterato dall’uso di esche zuccherate. Ecco come e perché.
A cura di Andrea Centini
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Scarafaggi. Credit: Università Statale della Carolina del Nord
Scarafaggi. Credit: Università Statale della Carolina del Nord

Gli scarafaggi che vivono nelle abitazioni stanno modificando abitudini sessuali e comportamento a causa delle esche zuccherate (con veleno) che si utilizzano per eliminarli. In parole semplici, la selezione indotta dai bocconi avvelenati – questi insetti di norma sono ghiotti di zucchero – ha portato a un aumento significativo delle popolazioni di scarafaggi avversi al glucosio; poiché questa sostanza è coinvolta nel curioso e affascinante rituale di accoppiamento, in diversi casi l'unione tra il maschio e la femmina non va a buon fine, con la seconda che si dà alla fuga. Ma "la vita vince sempre", come si diceva anche in Jurassic Park, così i maschi stanno imparando ad aggirare questo problema, modificando la composizione del dono nuziale zuccherino affinché le femmine lo accettino e si lascino fecondare.

L'epopea del sesso negli scarafaggi è stata descritta in vari studi pubblicati negli ultimi dieci anni da scienziati statunitensi del WM Keck Center for Behavioral Biology dell'Università Statale della Carolina del Nord. I ricercatori, coordinati dalla professoressa Ayako Wada-Katsumata, docente presso il Dipartimento di Entomologia e Patologia delle Piante dell'ateneo di Raleigh, spiegano che negli scarafaggi della comune specie Blattella germanica – conosciuta anche come blattella fuochista o mangiapane delle cucine – i maschi producono una secrezione zuccherina-grassa emessa da una ghiandola posta sul dorso per attirare le femmine. Il dono nuziale spinge la femmina a salire sulla schiena del partner per nutrirsi, mentre il maschio, con una rapida manovra, usa uno dei suoi due peni per bloccare la femmina, ruota l'addome per la posizione dell'accoppiamento e trasferisce lo sperma con un secondo pene. Se tutto va bene i due scarafaggi possono restare uniti anche un'ora e mezza.

Durante il rituale la saliva delle femmine degrada la soluzione zuccherina del maschio in glucosio; se la femmina non è avversa a questa sostanza, l'accoppiamento procede, se invece lo è a causa della selezione naturale indotta dalle esche avvelenate, allora si allontana rapidamente e la fecondazione non va a buon fine. “Stiamo vedendo scarafaggi femmine avversi al glucosio rifiutare questo dono nuziale – e la possibilità di accoppiarsi – e volevamo capire di più sul meccanismo alla base”, ha dichiarato in un comunicato stampa la professoressa Wada-Katsumata.

Nel 2013 gli scienziati avevano spiegato il meccanismo neurale legato al rifiuto delle femmine avverse al glucosio, mentre nel 2021 hanno invece dimostrato come la saliva degli scarafaggi scinde gli zuccheri complessi della secrezione in glucosio. “Le secrezioni degli scarafaggi maschili hanno diversi tipi di zuccheri – in questo caso maltosio e maltotrisio, che di solito sono preferiti dalle femmine – così come alcuni grassi”, ha dichiarato la professoressa Wada-Katsumata. Il maltosio viene convertito in glucosio molto più rapidamente del maltotrisio, per questo motivo le femmine avverse al glucosio che si accoppiano con maschi che producono principalmente maltosio (come quelli selvatici) si staccano rapidamente e non concludono l'accoppiamento.

Nel nuovo studio gli scienziati hanno osservato come l'avversione al glucosio influenza il complesso rituale di accoppiamento di questi insetti, scoprendo che i maschi avversi al glucosio “avevano spesso livelli più elevati di maltotrisio nelle loro secrezioni, che si convertivano meno facilmente in glucosio”. Ciò dava più tempo ai maschi per avviare la complessa manovra di accoppiamento con le femmine.  In parole semplici, per ovviare all'effetto selettivo indotto dalle esche avvelenate, i maschi stanno producendo più maltotrisio, per avere più tempo a disposizione per completare l'accoppiamento. “I maschi possono cambiare la composizione delle secrezioni – magari producendo più maltotrisio che impiega più tempo a convertirsi in glucosio – o provare ad accoppiarsi più velocemente. In breve, il tratto dell'avversione al glucosio si è evoluto sotto la selezione naturale, ma sotto la selezione sessuale sta inducendo il maschio a modificare la sua secrezione sessuale e il suo comportamento”, ha chiosato l'autrice principale dello studio. I ricercatori hanno anche scoperto che sostituendo i due composti zuccherini con fruttosio l'accoppiamento va avanti senza problemi, perché le femmine lo gradiscono. I dettagli della ricerca “Rapid evolution of an adaptive taste polymorphism disrupts courtship behavior” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Communication Biology.

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