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La Terra e le Pleiadi: le prime, storiche immagini di una sonda italiana nello spazio profondo

Il LICIACube, prima sonda interplanetaria costruita in Italia, ha immortalato la Terra e le Pleiadi da 14 milioni di km. Traguardo storico per il nostro Paese.
A cura di Andrea Centini
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Credit: ASI/ANSA
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Il satellite italiano LICIACube ha catturato due immagini storiche dallo spazio profondo, le prime in assoluto immortalate da una sonda realizzata nel nostro Paese. Le due fotocamere di bordo sono entrate in azione mentre il minuscolo veicolo spaziale – che ha le dimensioni di una scatola di scarpe – si trovava a ben 14 milioni di chilometri di distanza dalla Terra. E proprio il nostro pianeta in fase crescente (come Venere e la Luna visti dalla Terra) è stato uno dei due soggetti ripresi dal microsatellite; l'altro è l'ammasso stellare aperto delle Pleiadi, uno degli oggetti più affascinanti del profondo cielo. Le immagini non hanno certo la qualità e la definizione degli scatti del Telescopio Spaziale Hubble o dell'avveniristico James Webb, del resto il cubesat non è stato progettato per questo, tuttavia rappresentano una pietra miliare per l'esplorazione spaziale made in Italy, essendo state scattate dalla prima sonda interplanetaria costruita da una nostra azienda.

A mettere a punto il LICIACube, acronimo di Light Italian CubeSat for Imaging of Asteroids, è stata la società torinese Argotec, in stretta collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI). Il progetto scientifico è curato da un nutrito team di ricercatori provenienti da vari centri: l'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), l'Istituto di Fisica Applicata “Nello Carrara” del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR-IFAC), l'Università di Napoli Parthenope, il Politecnico di Milano e l'Università di Bologna. Il satellite si trova laggiù per supportare un'importantissima missione della NASA, DART (Double Asteroid Redirection Test), la prima di difesa planetaria mai tentata. Lo scopo del LICIACube è riprendere l'impatto tra la sonda DART – che ha le dimensioni di un frigorifero – contro il piccolo asteroide Dimorphos, che ha un diametro stimato di 170 metri. La roccia spaziale non rappresenta un pericolo per la Terra, ma è un obiettivo eccellente per capire se un impatto cinetico sia in grado di modificare / deviare l'orbita di un corpo celeste diretto verso il nostro pianeta. Dimorphos fa parte infatti di un sistema binario e orbita attorno a un asteroide più grande, Dydimos. Quando la sonda DART colpirà Dimorphos nella notte tra il 26 e il 27 settembre, alla mostruosa velocità di 24mila chilometri orari, ne modificherà l'orbita attorno a Dydimos. Dai calcoli di questa collisione – che lascerà un significativo cratere – gli scienziati determineranno l'efficacia della tecnica dell'impatto cinetico per deviare i corpi celesti.

LICIACube, che si è separato correttamente dalla sonda DART tra l'11 e il 12 settembre, sarà l'unico testimone a riprendere questo evento da vicino, raccogliendo dati preziosissimi per la ricerca scientifica. L'evento sarà seguito dalla Terra dal Virtual Telescope Project guidato dall'astrofisico italiano Gianluca Masi, che trasmetterà una diretta streaming.

Tornando alle due immagini, quella della Terra è stata ripresa dalla fotocamera LEIA, caratterizzata da una lunghezza focale di 220 millimetri e una risoluzione di 1.13 metri / pixel a 55 chilometri. Opera in scala di grigi e ha un sensore CMOS da 2048×2048 pixel. La suggestiva foto del nostro pianeta “crescente” ricorda da vicino la foto Earthrise catturata dall'astronauta americano William Anders durante la missione Apollo 8, come specificato dall'ASI. La seconda foto, quella delle Pleiadi (conosciute anche come Sette Sorelle o Chioccetta), è stata invece immortalata dalla fotocamera LUKE a colori, dotata di un sensore CMOS da 1088×2048 pixel, una risoluzione di 4.31 m/pixel a 55.2 km di distanza e una lunghezza focale di 70.55 millimetri. I fan di Star Wars non si saranno lasciati sfuggire il dettaglio che le due fotocamere hanno i nomi dei due celebri protagonisti della saga ideata da George Lucas.

I pionieristici scatti del LICIACube rappresentano un vero e proprio vessillo dell'eccellenza dell'industria aerospaziale italiana, che mai prima d'ora si era spinta così lontano. Non resta che attendere l'imminente impatto tra la sonda DART e Dimorphos nello spazio profondo, osservato a distanza di sicurezza da un piccolo gioiello costruito a Torino.

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