La Groenlandia si sta rimpicciolendo e spostando: cosa succede all’isola più grande del mondo

La Groenlandia, la più grande isola del mondo tanto desiderata da Donald Trump, sta diventando più piccola e si sta spostando verso Nord-Ovest. La terra emersa, che appartiene al Regno di Danimarca e si estende per circa 2,16 milioni di chilometri quadrati, negli ultimi venti anni ha “viaggiato” per quasi mezzo metro in quella direzione, a un ritmo di un paio di centimetri all'anno (23 millimetri). È quanto emerso da un nuovo, approfondito studio, che migliora sensibilmente le conoscenze su come sta cambiando l'isola, duramente colpita dagli effetti del cambiamento climatico.
A determinare che la Groenlandia si sta spostando e rimpicciolendo è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati dell'Università Tecnica della Danimarca (DTU), che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di vari istituti. Fra quelli coinvolti il Jet Propulsion Laboratory della NASA presso il California Institute of Technology (CALTECH) e il Lantmäteriet (National Land Survey) della Svezia. I ricercatori, coordinati dal professor D. Longfors Berg, docente presso il Dipartimento di Geodesia e Osservazioni della Terra dell'ateneo danese, sono giunti alle loro conclusioni dopo aver modellato dati geologici e recenti attraverso una simulazione matematica ad hoc.
Per i dati più moderni i ricercatori si sono affidati al sistema ITRF della Greenland GNSS Network (GNET), basato su una sessantina di stazioni GPS dislocate su tutto il territorio dell'isola; hanno permesso di rilevare con assoluta precisione tutti i movimenti degli ultimi 20 anni. Quelli geologici sono stati ottenuti attraverso un modello che ha rilevato tali cambiamenti nell'arco di 26.000 anni. Combinando tutte le informazioni, i ricercatori hanno osservato che la Groenlandia è andata incontro a ripetuti fenomeni di torsione, allungamento e compressione, che complessivamente hanno determinato una riduzione della sua estensione. Di fatto, l'isola è diventata più piccola. Inoltre è stato osservato lo spostamento di circa 2 centimetri l'anno in direzione nordoccidentale.

Ma perché la Groenlandia si sta comportando in questo modo? Com'era facilmente intuibile, la responsabilità è anche della crisi climatica in atto, che sta innescando un diffuso e significativo scioglimento dei ghiacci. La notevole riduzione del peso sul substrato roccioso comporta anche una minore pressione sulla placca adagiata sul mantello terrestre, influenzando varie dinamiche tettoniche, come sollevamento e spostamento. La perdita di massa ghiacciata, del resto, è estrema come evidenziano le ultime ricerche. Un'indagine basata sui dati dei satelliti ICESat-2 della NASA e CryoSat dell’ESA, ad esempio, ha rilevato che in soli 13 anni sono andati perduti ben 2.300 chilometri cubi di ghiaccio. In un solo giorno del 2021 andarono perse addirittura 8,5 miliardi di tonnellate, una quantità talmente grande da inondare l'intera Florida sotto 5 centimetri di acqua. Non c'è dunque da stupirsi se la crisi climatica porti a significativi cambiamenti sull'isola, tuttavia secondo gli autori del nuovo studio ci sono anche altri fenomeni a concorrere. Fra i più importanti l'influenza sulle rocce delle enormi masse di ghiaccio che si sono formate durante l'ultima era glaciale, finita circa 11.700 anni fa.
Tutto questo sta comportando allungamenti e stiramenti in alcune aree della Groenlandia e aumenti di estensione in altre, sebbene il computo complessivo indichi al momento una riduzione delle dimensioni. “Nel complesso, questo significa che la Groenlandia sta diventando leggermente più piccola, ma la situazione potrebbe cambiare in futuro con l'accelerazione dello scioglimento a cui stiamo assistendo ora”, ha dichiarato il professor Longfors Berg in un comunicato stampa. “Il ghiaccio che si è sciolto negli ultimi decenni ha spinto la Groenlandia verso l'esterno e causato un sollevamento, quindi l'area è effettivamente diventata più grande durante questo periodo. Allo stesso tempo, osserviamo un movimento nella direzione opposta, dove la Groenlandia si sta sollevando e contraendo a causa di cambiamenti preistorici nelle masse di ghiaccio legati all'ultima era glaciale e alla sua fine”, ha aggiunto l'esperto.
Conoscere questi cambiamenti è fondamentale non solo per comprendere gli effetti del riscaldamento globale e di fenomeni come le ere glaciali, ma anche per migliorare la navigazione e la topografia, alla luce degli spostamenti dei punti di riferimento. I dettagli della ricerca “Estimation and Attribution of Horizontal Land Motion Measured by the Greenland GNSS Network” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Geophysical Research: Solid Earth.