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La cometa aliena 3I/ATLAS sta per essere colpita da una CME scagliata dal Sole: i possibili effetti

Tra il 24 e il 25 settembre l’oggetto interstellare 3I/ATLAS sarà investito dal vento solare scagliato dal Sole a seguito di un’espulsione di massa coronale (CME). I possibili effetti sulla cometa aliena.
A cura di Andrea Centini
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La cometa aliena 3I/ATLAS. Credit: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/Shadow the Scientist/ J. Miller & M. Rodriguez/T.A. Rector/ M. Zamani
La cometa aliena 3I/ATLAS. Credit: International Gemini Observatory/NOIRLab/NSF/AURA/Shadow the Scientist/ J. Miller & M. Rodriguez/T.A. Rector/ M. Zamani

L'oggetto interstellare 3I/ATLAS, una cometa aliena scoperta all'inizio di luglio, sta per essere colpito in pieno da un flusso di particelle cariche elettricamente (plasma) e campi magnetici scagliato dal Sole nei giorni scorsi. Secondo il fisico T. Marshall Eubanks di Space Initiatives Inc., come riportato dal portale specializzato in meteo spaziale spaceweather.com, l'astro chiomato proveniente da un altro sistema stellare verrà investito tra mercoledì 24 e giovedì 25 settembre. Poiché gli oggetti interstellari sono rarissimi – 3I/ATLAS è solo il terzo scoperto dopo l'asteroide 1I/'Oumuamua e la cometa 2I/Borisov – poter osservare gli effetti dell'impatto del vento solare su di essi è un'occasione imperdibile per gli scienziati.

A innescare l'imminente fenomeno astronomico un'espulsione di massa coronale (CME) scagliata dal Sole venerdì 19 settembre. Si tratta di materiale solare che in genere viene liberato nello spazio a seguito di brillamenti o eruzioni solari. Dopo queste esplosioni, che hanno una potenza paragonabile a centinaia di migliaia o milioni di bombe atomiche, può verificarsi uno “strappo” alla corona solare, la parte più esterna dell'atmosfera della stella (che può raggiungere milioni di gradi, rispetto ai 5.500 °C della superficie solare, la fotosfera).

Il vento solare che ne deriva, composto da particelle ionizzate e campi magnetici, quando è diretto verso la Terra dà vita alle aurore polari e, nel caso in cui fosse sufficientemente rapido e intenso, alle tempeste geomagnetiche o solari. Questi eventi possono essere potenzialmente catastrofici, a causa dell'impatto devastante su infrastrutture elettriche e satelliti. Ma la CME del 19 settembre non era diretta verso la Terra, bensì verso Marte – che potrebbe essere colpito di striscio – e lo spazio profondo, nell'area dove sta viaggiando l'oggetto 3I/ATLAS.

Dunque, cosa potrebbe accadere alla cometa aliena a seguito dell'impatto col vento solare? L'ipotesi principale è che la sua coda possa essere spezzata, deviata o strappata dall'evento, come evidenziato anche dall'astrofisico Tony Phillips di spaceweather.com. Il flusso di plasma e campi magnetici, infatti, può innescare un “evento di disconnessione”, ovvero la capacità di troncare di netto la coda di una cometa a causa dell'interazione fra le particelle. È un fenomeno affascinante e noto con le comete del Sistema solare: è già accaduto con la cosiddetta “cometa dei Neanderthal” C/2022 E3 (ZTF) e la cometa Encke.

La coda spezzata da una CME della cometa Encke. Credit: NASA
La coda spezzata da una CME della cometa Encke. Credit: NASA

Sono fenomeni ben documentati dagli scienziati, ma in questo caso a essere coinvolta è una cometa aliena, ovvero proveniente da un altro sistema stellare, quindi è interessante osservare l'evoluzione del fenomeno. Anche perché 3I/ATLAS presenta alcune peculiarità nella composizione, come una elevatissima concentrazione di anidride carbonica (CO2) e una molto bassa di acqua, in un rapporto di 8:2. Questi dettagli potrebbero avere un effetto sull'impatto del vento solare. Non resta che attendere questa interazione nello spazio profondo, attesa tra domani e dopodomani.

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