Il vero obiettivo delle sigarette elettroniche, la ricercatrice: “Vi siete chiesti perché hanno i gusti?”

In teoria dovevano risolvere il problema, in pratica lo hanno peggiorato. Quando sono entrate in commercio, le sigarette elettroniche sono state presentate come un'alternativa a quelle tradizionali per aiutare i fumatori a smettere di fumare, ma oggi in Italia la loro diffusione ha superato quelle tradizionali, per di più nella categoria che dovrebbe essere più protetta: gli adolescenti.
Lo ha rilevato lo studio ESPAD Italia 2024, condotto dal Laboratorio di Epidemiologia dell’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Ifc), che ha indagato il consumo dei vari prodotti a base di tabacco o nicotina tra gli studenti delle scuole secondarie superiori (15-19 anni). Noi di Fanpage.it ha intervistato la coordinatrice dello studio, la ricercatrice del Cnr-Ifc Sabrina Molinaro.
Il consumo tra i giovani
Due sono i dati fondamentali emersi da questo studio, entrambi allarmanti per quanto riguarda il rapporto tra giovani e fumo. Il primo: i ragazzi e le ragazze continuano a essere attratti dal tabacco ed è un fenomeno prima di tutto sociale. Secondo l'indagine infatti quasi la metà degli studenti italiani (48%) ha provato le sigarette tradizionali almeno una volta nella vita, con prevalenze più elevate tra le ragazze (51%). Parliamo di circa 1 milione e 180.000 adolescenti. L'età del primo contatto con la nicotina è sempre più bassa: sia che si tratti di sigarette tradizionali, sia di quelle elettroniche, la maggior parte dei giovani le ha provate prima dei 14 anni.
Il secondo elemento, quello più nuovo, riguarda il consumo delle e-cig o sigarette elettroniche e dei nuovi prodotti a base di nicotina, su cui l'industria del tabacco sta puntando in modo sempre più importante. Sigarette elettroniche, dispositivi a tabacco riscaldato e per ultimi i sacchetti di nicotina presentano modalità e caratteristiche che li rendono "attraenti per i giovani, inducendo – scrivono gli esperti del Cnr – spesso anche chi non ha mai fumato sigarette tradizionali ad avvicinarsi alla nicotina". Nello specifico, oggi le sigarette elettroniche sono il prodotto a base di nicotina più usato dai giovani: il 50% degli studenti le ha provate almeno una volta e il 40% ne ha fatto uso nell'ultimo anno.
Il target dell'industria del tabacco
"A noi sembra evidente – spiega Molinaro – che l'industria del tabacco si sia riorganizzata in qualche modo per creare dei prodotti attraenti proprio per i giovani: è vero che sei anni fa, quando è stata introdotta, la sigaretta elettronica è stata anche utilizzata in alcuni casi, ad esempio dai centri antifumo, per aiutare i grandi fumatori a smettere di fumare, un po' come riduzione del danno. Ma se oggi io produco una sigaretta elettronica al gusto di toffee o di fragola e limone, mi sembra difficile pensare che siano gusti attraenti per un fumatore accanito. Quindi è chiaro che questi nuovi prodotti sono pensati per un target diverso dai fumatori che vogliono smettere e molto più giovane".
Il tema del marketing è emerso più volte negli ultimi anni. Tanto per fare un esempio recente, a febbraio 2024 l'Agcom, l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, ha sanzionato British American Tobacco Italia per 6 milioni di euro ed Amazon EU per 1 milione di euro per pubblicità ingannevole di due dispositivi a tabacco riscaldato a marchio Glo. Il motivo della sanzione: non aver segnalato in modo opportuno il fatto che si tratta di dispositivi nocivi per la salute.
"Ogni volta che sono stati arrivati nel mercato nuovi prodotti abbiamo visto crescere in modo impressionante la percentuale dei ragazzi che svapano. Dai device usa e getta, che sono facili da comprare e da usare rispetto alle sigarette elettroniche classiche, ai prodotti a tabacco riscaldato. Sono tutti prodotti che vengono presentati con un marketing studiato per affascinare. Basta guardare molti negozi in cui vengono venduti questi prodotti, sembrano delle gioiellerie".
I rischi per la salute
La diffusione delle sigarette, ma in genere di tutti i prodotti a base di nicotina e tabacco, tra i giovanissimi preoccupa chiaramente su diversi piani, primo tra tutti quello della salute. Ovviamente, trattandosi di prodotti relativamente nuovi, la letteratura scientifica sui rischi è recente e non è trascorso ancora abbastanza tempo per poterne misurare gli effetti sul lungo periodo. Tuttavia, i primi studi hanno già evidenziato alcuni rischi non trascurabili, sia per la salute dei polmoni che per quella del cuore. Oltre ai noti rischi associati al consumo di nicotina, una sostanza che crea dipendenza, a maggior ragione negli adolescenti.
"Nemmeno delle sigarette tradizionali – spiega la ricercatrice -all'inizio si conoscevano gli effetti sulla salute. Pensiamo alle campagne pubblicitarie degli anni '20 che vendevano le sigarette tradizionali come simbolo della donna emancipata. Solo dopo 30 anni sono emersi i veri effetti del fumo. Allo stesso modo, non abbiamo ancora una visione sul lungo periodo per le sigarette elettroniche perché sono in vendita solo da una decina di anni e sono diventate prodotti di massa da ancora meno. Bisognerà aspettare almeno altri 20-30 anni, forse nel 2040-50 inizieremo a capire effettivamente quali sono i danni correlati".