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Il rover Curiosity ha filmato le spettacolari nuvole di ghiaccio secco di Marte

La telecamera di navigazione del rover Curiosity ha immortalato le nuvole di anidride carbonica ghiacciata del Pianeta Rosso.
A cura di Andrea Centini
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Credit: JPL
Credit: JPL

A poco meno di dieci anni dal suo approdo sul Pianeta Rosso, il rover Curiosity della NASA ha immortalato con la sua fotocamera di navigazione le deboli e affascinanti nuvole di Marte. Le spettacolari immagini, condivise dal Jet Propulsion Laboratory (JPL) dell'agenzia aerospaziale americana, sono state raccolte lo scorso 12 dicembre 2021, durante il 3.325esimo giorno solare marziano dall'inizio della missione Mars Science Laboratory (MSL). Ricordiamo che un giorno su Marte (o sol) dura più di quello terrestre, essendo pari a 24 ore 39 minuti e circa 35 secondi.

Le immagini delle nuvole marziane sono state riprese dal Monte Sharp (Aeolis Mons), la vetta che si erge nel cuore del cratere Gale, dove il rover Curiosity arrivò il 6 agosto del 2012 dopo una spettacolare manovra di “ammartaggio”. La NASA ha ripreso il cielo da due prospettive differenti e ciò ha permesso di determinare la velocità e l'altezza delle nuvole, caratteristiche che forniscono indizi sulla loro composizione, come spiegato dal Jet Propulsion Laboratory in un comunicato pubblicato sul suo blog.

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Catturare i fotogrammi che vedete in questo articolo è stato tutto fuorché semplice. Le telecamere del rover non sono state infatti progettate per studiare il cielo, ma per osservare le rocce e il paesaggio marziano, a caccia di “antichi indizi di abitabilità”. Per questa ragione gli ingegneri della NASA hanno dovuto usare una tecnica sofisticata per farle comparire. In parole semplici, come spiega il JPL, viene catturata una serie di immagini con l'obiettivo di ottenere uno sfondo chiaro e statico; sottraendo tale sfondo dall'intera sequenza è possibile far emergere qualunque cosa attraversi il cielo, come ombre e nuvole molto deboli.

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Le due GIF animate in bianco e nero sono composte da otto fotogrammi ciascuna e mostrano il rapido passaggio dei corpi nuvolosi, piuttosto simile a ciò che possiamo ammirare qui sulla Terra. Ma di cosa sono composte queste nuvole? Lo indica la loro altezza, ovvero circa 80 chilometri sulla superficie. “Fa estremamente freddo a quell'altezza, il che suggerisce che queste nubi sono composte da ghiaccio di anidride carbonica (o ghiaccio secco NDR) rispetto alle nubi di ghiaccio d'acqua, che si trovano tipicamente a quote più basse”, specifica il Jet Propulsion Laboratory. Come indicato da space.com, l'articolo pubblicato dal JPL non specifica la velocità delle nuvole, tuttavia, è noto che la velocità tipica del vento nei pressi della superficie del Pianeta Rosso è compresa tra i 7 chilometri orari e i 35 chilometri orari.

Non è la prima volta che Curiosity cattura le nuvole marziane: lo scorso anno, grazie alla Mast Cam a colori (la Nav Cam è in bianco e nero) aveva infatti ripreso le spettacolari nuvole nottilucenti visibili al crepuscolo e le coloratissime nuvole iridescenti o “madreperla”. Il rover a propulsione nucleare continua a meravigliarci a quasi 10 anni dal suo approdo su Marte, nonostante la sua missione dovesse durare appena due anni terrestri.

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