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Il 13 giugno Venere “bacia” l’ammasso stellare del Presepe: come riconoscerli e vederli nel cielo

Il 13 giugno il “Pianeta dell’Amore” Venere e l’ammasso stellare aperto del Presepe (M44) si incontreranno a Ovest, nel cuore della costellazione del Cancro. Come riconoscerli a occhio nudo.
A cura di Andrea Centini
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L'ammasso stellare aperto del Presepe. Credit: Fried Lauterbach / Wikipedia
L'ammasso stellare aperto del Presepe. Credit: Fried Lauterbach / Wikipedia

La sera di martedì 13 giugno potremo ammirare nel cielo una magnifica congiunzione astrale tra Venere e l'ammasso stellare aperto del Presepe (M44). In genere questi eventi astronomici coinvolgono i pianeti del Sistema solare e la Luna, ma talvolta si verificano incontri altamente spettacolari anche con gli oggetti del profondo cielo, come nebulose, ammassi stellari e galassie. L'ammasso del Presepe è uno dei più frequenti, grazie alla sua posizione privilegiata nei pressi del piano dell'eclittica, ovvero il percorso apparente compiuto dal Sole nella sfera celeste. Non a caso M44 – dal nome del Catalogo di Charles Messier, il primo della storia a non riguardare le stelle -, è stato protagonista di un altro duetto celeste all'inizio di giugno, per l'occasione con il “Pianeta Rosso” Marte. Ecco tutto quello che c'è da sapere per non perdersi lo spettacolo di domani sera.

L'incontro tra Marte ed M44 del 1 giugno. Credit: Gianluca Masi
L'incontro tra Marte ed M44 del 1 giugno. Credit: Gianluca Masi

La congiunzione astrale tra il “Pianeta dell'Amore” Venere e l'ammasso stellare del Presepe sarà visibile la sera, quando il cielo diventerà sufficientemente scuro da far emergere le deboli stelle di M44. Venere farà la sua comparsa nel firmamento sin dal tardo pomeriggio (le 19:00 circa), trattandosi del terzo oggetto più luminoso della volta celeste dopo il Sole e la Luna. La sua luminosità è talmente intensa che appare come un piccolo faretto appeso nel cielo: impossibile confonderlo con altri oggetti. Bisognerà invece attendere almeno 2 / 3 ore prima che facciano capolino le stelle più luminose dell'ammasso stellare, caratterizzate da una magnitudine – luminosità apparente – compresa tra 6 e 7 (è un valore situato proprio al limite dell'osservabilità per l'occhio umano). Per questa ragione, anche se l'ammasso può essere visibile a occhio nudo come una debole nebulosità espansa, per godere al meglio dello spettacolo sono necessari un cielo realmente buio (privo di inquinamento luminoso) e un piccolo strumento ottico. Bastano un comune binocolo, un piccolo telescopio per ragazzi o magari una fotocamera con obiettivo discreto.

Per osservare la congiunzione dovremo puntare lo sguardo a Ovest, nel cuore della costellazione del Cancro, dove si troveranno incastonati sia M44 che Venere. Il luminosissimo pianeta sarà leggermente spostato a destra e in alto rispetto al gruppo di stelle. “Il Presepe, visibile ad occhio nudo sotto cieli bui, è tra gli ammassi stellari aperti a noi più vicini e fu uno dei primi oggetti celesti osservato da Galileo con il suo telescopio. Egli vi riconobbe una quarantina di stelle, mentre oggi sappiamo che l’ammasso ne contiene circa un migliaio”, ha dichiarato l'astrofisico Gianluca Masi, curatore del Planetario di Roma e responsabile scientifico presso il Virtual Telescope Project (VTP). M44 si trova a 600 anni luce da noi, mentre il pianeta, come indicato dal dottor Masi, al momento della congiunzione sarà a 94 milioni di chilometri. L'incontro è dunque solo apparente e un gioco di prospettive per noi osservatori privilegiati sulla superficie della Terra.

Credit: Gianluca Masi
Credit: Gianluca Masi

La congiunzione astrale andrà avanti fino a poco prima della mezzanotte (ora di Roma), quando i due oggetti spariranno oltre l'orizzonte nordoccidentale. Ricordiamo che il Sole in Italia il 13 giugno tramonterà a Ovest tra le 20:20 e le 21:20 (circa), in base alla località geografica; raccomandiamo di puntare lo sguardo verso Venere solo dopo il tramonto della stella o comunque prestando la massima attenzione a non guardare il Sole, che si troverà non troppo distante dal pianeta. Senza le apposite protezioni, come occhialini per eclissi e filtri solari, infatti, si rischiano infatti danni permanenti alla vista, compresa la cecità. Per chi non potesse osservare il fenomeno dal vivo, il Virtual Telescope Project trasmetterà una diretta streaming a partire dalle 22:00 ora italiana sul proprio portale ufficiale.

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