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Ictus ischemico, i broccoli potrebbero aiutare a prevenirlo e curarlo: lo studio

Un nuovo studio ha dimostrato che una sostanza presente nei broccoli e in altre crucifere, il sulforafano, è in grado di legarsi alle piastrine e migliorare l’efficacia dei farmaci anticoagulanti. Secondo gli esperti potrebbe prevenire e persino curare l’ictus ischemico.
A cura di Andrea Centini
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Una sostanza antiossidante presente nei broccoli, il sulforafano, è potenzialmente in grado di prevenire e curare gli ictus. È quanto emerso da uno studio preclinico che ha indagato sulla capacità di oltre venti composti fitochimici di legarsi alle piastrine o tormbociti, elementi del sangue che giocano un ruolo fondamentale nel fermare il sanguinamento attraverso la coagulazione. In determinate circostanze le piastrine possono dar vita a coaguli (o trombi) che, una volta raggiunto il cuore o il cervello, possono bloccare il flusso sanguigno e scatenare un ictus ischemico acuto, una patologia grave e potenzialmente fatale. Quando accade i medici intervengono con farmaci anticoagulanti che risultano efficaci solo in una bassa percentuale di casi; in modelli animali il nuovo studio ha dimostrato che aggiungendo il sulforafano la loro efficacia viene triplicata. Proprio per questo si ritiene che i broccoli – e le altre piante crucifere che contengono il composto – potrebbero essere preziosissimi alleati nella prevenzione dell'ictus. Ma non solo. Il sulforafano potrebbe infatti diventare un principio attivo dei farmaci anticoagulanti di nuova generazione per curare i pazienti colpiti da un ictus, conosciuto anche come “colpo apoplettico”.

A determinare che il sulforafano presente nei broccoli potrebbe prevenire – e persino curare – gli ictus è stato un team di ricerca internazionale guidato da scienziati australiani della Scuola di Chimica – Facoltà di Scienze dell'Università di Sydney, che hanno collaborato a stretto contatto con i colleghi di diversi istituti. Fra essi il Ferrier Research Institute dell'Università Victoria di Wellington (Nuova Zelanda); il Dipartimento di Medicina dell'Università di Washington di St. Louis (Stati Uniti); il The Heart Research Institute di Newtown e altri. I ricercatori, coordinati dal professor Xuyu Liu e dalla dottoranda Ivy A. Guan, hanno identificato le proprietà del sulforafano dopo aver analizzato 23 composti fitochimici elettrofili in grado di influenzare la funzione piastrinica.

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Durante i test molecolari è stato dimostrato che il sulforafano, presente in broccoli, cavoli e altre crucifere, “altera le risposte piastriniche all'adenosina difosfato (ADP) e a un agonista del recettore del trombossano A2 mentre non influenza l'attivazione della trombina e del peptide correlato al collagene”, riducendo altresì “la formazione di trombi piastrinici in condizioni di flusso arterioso”. In parole semplici, riduce le probabilità che si formino coaguli di sangue e, al contempo, non determina sanguinamento, uno degli effetti avversi più noti dei farmaci anticoagulanti. Ma non solo. In esperimenti su modelli murini la dottoressa Guan e colleghi hanno dimostrato che aggiungendo il sulforafano al farmaco anticoagulante utilizzato per trattare l'ictus ischemico – tecnicamente chiamato attivatore tissutale del plasminogeno (tPA) – la sostanza migliora sensibilmente il tasso di successo dello stesso, triplicandolo.

“Dopo che un paziente ha un ictus ischemico, viene trattato con un attivatore tissutale del plasminogeno (tPA), un tipo di farmaco che rompe i coaguli per rallentare la progressione del danno al cervello. Purtroppo ha successo solo nel 20% dei casi”, ha spiegato in un comunicato stampa il professor Liu. “Ciò che abbiamo scoperto in uno studio preclinico è che il tasso di successo del tPA aumenta al 60% quando il farmaco viene somministrato con il composto derivato dai broccoli. La cosa interessante è che questo composto naturale non provoca alcun segno di sanguinamento, che è un effetto collaterale comune associato agli agenti anticoagulanti testati nel trattamento dell'ictus”, ha aggiunto l'esperto. Lo scienziato ha concluso affermando che la sostanza presente nei broccoli non solo migliora l'efficacia dei farmaci anticoagulanti dopo un ictus, "ma potrebbe essere utilizzato come agente preventivo per i pazienti ad alto rischio di ictus".

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Chiaramente è troppo presto per dire che mangiare broccoli può aiutare nella prevenzione dell'ictus ischemico, per questo serviranno studi ad hoc, ma ciò che è emerso da questa indagine preclinica è estremamente significativo e da approfondire. Che i broccoli siano un toccasana per la salute, del resto, è già confermato da molteplici studi. Il sulforafano, infatti, è stato già associato a diversi benefici: riduzione della replicazione virale e danni da Covid; protezione dal cancro al colon-retto e altre tipologie di tumori; riduzione dello zucchero nel sangue (efficacia antidiabetica); azione contro la schizofrenia e molto altro ancora. Secondo gli autoti del nuovo studio si potrebbe arrivare a un farmaco contro l'ictus a base di sulforafano entro cinque anni. I dettagli della ricerca “Integrating Phenotypic and Chemoproteomic Approaches to Identify Covalent Targets of Dietary Electrophiles in Platelets” sono stati pubblicati sulla rivista scientifica ACS Central Science.

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