Giornata mondiale della zanzara, ma è allerta per il virus West Nile: Italia più colpita in Europa

Oggi, 20 agosto 2025, è la Giornata mondiale della zanzara – World Mosquito Day 2025 – la ricorrenza istituita per commemorare la storica scoperta del medico britannico Ronald Ross, che proprio il 20 agosto 1897 dimostrò per la prima volta il ruolo delle zanzare nella trasmissione della malaria all’uomo. Un’occasione che quest’anno cade tuttavia in un momento particolarmente delicato, segnato dall’allerta per i focolai di malattie trasmesse dalle zanzare, tra cui le infezioni da virus del West Nile (West Nile Virus, WNV, o virus del Nilo Occidentale), che hanno raggiunto numeri record in Europa.
L’allerta riguarda soprattutto l’Italia, che finora è il Paese europeo più colpito, con 274 infezioni e 19 decessi, seguito da Grecia (35 casi), Serbia (9 casi) e Francia (7 casi). Sempre in Francia, preoccupano anche 111 casi di malattia da virus chikungunya, 7 in Italia. “L’Europa – precisa il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, ECDC – ha registrato il numero più alto di casi di virus del West Nile degli ultimi tre anni. Prevediamo che le infezioni continueranno ad aumentare, con un picco stagionale che probabilmente si verificherà ad agosto o settembre”.
Focolai record di West Nile Virus, Italia più colpita
I numeri diffusi dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie nella Giornata mondiale della zanzara 2025 parlano chiaro: l’Italia è il Paese europeo con più infezioni da West Nile Virus, con 274 casi confermati al 13 agosto, pari all’82% delle infezioni registrate in Europa (335 casi).

Di questi 126 casi italiani sono della più grave forma neuro-invasiva, che si manifesta con sintomi come febbre alta, forti mal di testa, debolezza muscolare, disorientamento, tremori, disturbi alla vista o torpore, fino a paralisi e coma. In questi casi più gravi, può insorgere un’encefalite (un’infiammazione del cervello), una complicanza neurologica potenzialmente letale.
Purtroppo, sempre in Italia, nel 2025 si contano tutti i decessi europei per West Nile Virus (19 morti): la letalità, calcolata sulle forme neuro-invasive finora segnalate e confermate, è pari al 15,1%. Tra le provincie italiane più colpite, oltre alla provincia di Latina (130 casi), anche le province di Napoli (39 casi), Caserta (25 casi) e Padova (10 casi). “Quest’anno, le infezioni sono state segnalate per la prima volta nelle province italiane di Latina e Frosinone” osserva l’ECDC, evidenziando come la distribuzione dei casi dei casi di virus del West Nile in Europa continui a cambiare, con nuove aree che segnalano infezioni.
“Questo cambiamento è dovuto a fattori climatici e ambientali come l’aumento delle temperature, le estati più lunghe, gli inverni più miti e i cambiamenti nei regimi delle precipitazioni: condizioni che, combinate, creano un ambiente favorevole alla proliferazione delle zanzare e alla trasmissione dei virus”.
Preoccupano anche i casi di virus chikungunya, 7 in Italia
Tra le malattie trasmesse dalle zanzare, preoccupano anche i casi di virus chikungunya, un altro patogeno sempre trasmesso dalle zanzare, in particolare dalle femmine di Aedes albopictus, una specie ora presente in 16 paesi europei e 369 regioni, rispetto alle sole 114 regioni di un decennio fa. Questa sua diffusione, combinata con l'aumento dei viaggi internazionali, rende più probabili le epidemie locali, con l'Europa che ha registrato 27 epidemie di chikungunya nel 2025, un nuovo record per il continente.
La Francia, in particolare, ha segnalato 111 casi di malattia da virus chikungunya, di cui uno contratto localmente nella regione francese dell'Alsazia: un evento eccezionale a quelle latitudini, che evidenzia la continua espansione verso nord del rischio di trasmissione. In Italia, i casi finora segnalati sono 7, in particolare nella provincia di Modena, che conferma un numero crescente di contagi, ma anche il Veneto, dove sono stati segnalati nuovi casi autoctoni.