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Fare questa cosa al bagno aumenta quasi del 50% il rischio di emorroidi, secondo uno studio

Ricercatori statunitensi hanno determinato che una pratica molto diffusa quando ci si trova sul WC può aumentare sensibilmente il rischio di emorroidi.
A cura di Andrea Centini
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I ricercatori hanno determinato che trascorrere troppo tempo sul water con lo smartphone in mano può aumentare il rischio di emorroidi del 46 percento. Diversi studi avevano già trovato un'associazione positiva tra il tempo trascorso in bagno a evacuare e il rischio della formazione di queste strutture vascolari; come evidenziato dalla ricerca “Relationship between haemorrhoidal grade and toilet habits” condotta da scienziati italiani, ad esempio, una seduta prolungata sul WC può determinare indebolimento e dilatazione dei cuscinetti emorroidari, siti nel canale rettale per coadiuvare la defecazione. Questi ultimi possono gonfiarsi in modo significativo, diventare dolenti e perdere anche sangue, in particolar modo quando ci si sforza o si va in bagno molto di frequente. Ciò trasforma i tessuti vascolari e muscolari in quelle che chiamiamo appunto emorroidi, che possono essere sia esterne che interne.

Le emorroidi sono una condizione molto comune, ma “l'esatta fisiopatologia è poco conosciuta”, spiegano Antonio Giuliani, Francesco Carlei e colleghi nell'articolo pubblicato su PubMed. Tra i fattori di rischio emersi figurano il peso eccessivo, la sedentarietà, la dieta disequilibrata e altro ancora. Nel nuovo studio, tuttavia, questi elementi confondenti – compresi genere ed età – sono stati controllati e isolati, facendo emergere che la seduta prolungata sul water con lo smartphone in mano può catalizzare il rischio indipendentemente da stile di vita e altre condizioni sottostanti. A determinarlo è stato un team di ricerca statunitense guidato da scienziati del Beth Israel Deaconess Medical Center di Boston. I ricercatori, coordinati dalla dottoressa Trisha Satya Pasricha, hanno analizzato i dati di oltre 120 persone di cui erano disponibili le colonscopie. La quasi totalità dei partecipanti (93 percento) ha dichiarato di usare lo smartphone mentre è al bagno almeno una volta a settimana; circa il 40 percento presentava emorroidi.

Incrociando tutti i dati è emerso che la seduta prolungata sul water può esacerbare il rischio di emorroidi del 46 percento. Alcune persone hanno affermato ai ricercatori di trascorrere almeno 6 minuti sulla WC con il telefono in mano, altre ancora di più. Tra le ragioni vi è il fatto che quando si usa il telefonino si perde un po' il senso di quello che si deve fare sul water, trovandosi a scrollare su notizie, inviare messaggi e visualizzare le bacheche dei social (quasi la metà ha affermato proprio di usare i social network mentre è “in seduta”) come se ci si trovasse il poltrona. Come indicato, stare in quella posizione a lungo può favorire l'eccessivo rilassamento dei cuscinetti emorroidari e di conseguenza catalizzare l'insorgenza delle emorroidi. Non c'è da stupirsi che alcune ricerche suggeriscano di restare sul water non più di 3 minuti, giusto il tempo di liberarsi.

Leggere sul WC è comunque una pratica molto comune che affonda le radici in tempi piuttosto lontani; si ritiene che questa abitudine sia iniziata quando i giornali avevano anche un altro scopo: fare da carta igienica. Col tempo il “piacere” di leggere sul WC è rimasto, ma gli smartphone hanno trasformato questa attività in qualcosa che ci distrae un po' troppo, prolungando eccessivamente la seduta fino a esacerbare il rischio di emorroidi. Senza dimenticare i rischi igienici associati a questa pratica, tanto che alcuni medici indicano che smartphone e affini non dovrebbero proprio entrare dentro al bagno.

Sottolineiamo che la ricerca guidata da Satya Pasricha è stata uno studio di osservazione, che dunque non fa emergere un rapporto di causa effetto, inoltre si basa su pochi partecipanti; i dati rilevati restano comunque statisticamente significativi e concordano con le rilevazioni di altre indagini. I dettagli della ricerca sono stati presentanti durante una conferenza della Digestive Diseases Week (DDW) 2025 tenutasi nei giorni scorsi a San Diego, in California.

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