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Covid 19

Durante la pandemia molti più morti per alcol, soprattutto donne: +42% nella fascia 35-44 anni

Un rapporto dei CDC mostra un drammatico aumento delle morti per alcol durante la pandemia di COVID-19, soprattutto fra le donne. Molte mamme fra le vittime.
A cura di Andrea Centini
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I decessi causati dall'alcol durante la pandemia di COVID-19 sono aumentati sensibilmente, soprattutto tra le donne con età compresa tra i 35 e i 44 anni (+ 42 percento). La fascia della popolazione con più vittime in assoluto è stata quella degli uomini di mezza età, ma l'incremento maggiore rilevato tra il 2019 e il 2020 si è verificato proprio tra le donne, molte delle quali con figli piccoli. Si tratta di dati drammatici che evidenziano per l'ennesima volta il devastante impatto psicologico della diffusione del coronavirus SARS-CoV-2, catalizzato anche dalle misure draconiane introdotte per contrastarlo, come i famigerati lockdown.

L'aumento significativo delle vittime dell'alcol durante la pandemia di COVID-19 è stato calcolato dai tre scienziati Merianne Rose Spencer, Sally C. Curtin e Matthew F. Garnett del National Center for Health Statistics dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC – Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie), una delle principali agenzie federali di sanità pubblica negli USA. I dati sono un diretto riflesso dell'aumento considerevole del consumo di alcol registrato da quando è scoppiata la pandemia. L'isolamento sociale, i lutti, la perdita del lavoro, i problemi economici, l'impossibilità di frequentare luoghi e persone del cuore ha letteralmente eroso la salute mentale delle persone, come evidenziato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Moltissimi soggetti fragili hanno peggiorato il proprio rapporto con le dipendenze e chi magari era riuscito a vincerle ci è ricaduto. Tanti altri hanno iniziato con alcol e sostanze stupefacenti per disperazione.

Come evidenziato dai CDC il consumo di bevande alcoliche e il numero di morti per alcol risulta in costante aumento da circa 20 anni negli USA, tuttavia i decessi non sono mai incrementati più del 7 percento in un anno, tra il 2000 e il 2018. Tra il 2019 e il 2020, invece, si è verificato un vero e proprio boom, con un aumento del 26 percento, soprattutto tra gli adulti di mezza età. I decessi sono balzati da 10,4 ogni 100mila abitanti nel 2019 a 13,1 ogni 100.000 nell'anno in cui l'OMS ha dichiarato lo scoppio della pandemia di COVID-19. Complessivamente nel 2020 sono morti più uomini per l'alcol, con 19,2 decessi su 100mila uomini contro 7,5 donne decedute ogni 100mila, ma come specificato rispetto all'anno precedente l'aumento peggiore si è verificato proprio tra le donne, in particolar modo nella fascia di età tra i 35 e i 44 anni, con un drammatico + 42 percento. Significativo anche l'aumento tra le donne con 25 – 34 anni, con un + 34 percento. Complessivamente le morti fra le donne sono aumentate del 27 percento in un solo anno.

Molti decessi sono stati causati direttamente da malattie del fegato, “distrutto” dall'abuso di alcol, ma anche da pancreatiti acute innescate da un cambiamento nelle abitudini nel consumo di bevande alcoliche, oltre che da malattie mentali esacerbate dall'abuso delle sostanze alcoliche. I dettagli del rapporto “Alcohol-induced Death Rates in the United States, 2019–2020” sono stati anticipati da CNN, CNBC News e altri network americani. Saranno resi disponibili al pubblico a partire da mercoledì 9 novembre.

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