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Due pianeti molto simili a Giove e Nettuno orbitano attorno a un “gemello” del Sole

L’intrigante scoperta di un team internazionale di astronomi può aiutarci a trovare una nuova Terra abitabile.
A cura di Valeria Aiello
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Illustrazione di un esopianeta gigante gassoso in orbita attorno a una stella simile al Sole. Credit: ESO/H. Zodet
Illustrazione di un esopianeta gigante gassoso in orbita attorno a una stella simile al Sole. Credit: ESO/H. Zodet

Due giganti gassosi che orbitano attorno a una stella molto simile al Sole potrebbero insegnarci qualcosa di più sui Sistemi solari come il nostro. E aiutarci finalmente a trovare una nuova Terra abitabile.

A scoprirli è stato un team internazionale di astronomi guidato da Thiago Ferreira dell’Università di San Paolo, in Brasile, che utilizzando i dati dello spettrografo Harps (High Accuracy Radial velocity Planet Searcher) installato sul telescopio da 3,6 metri dell’European Southern Observatory (ESO) a Silla, nel deserto cileno dell’Atacama, ha analizzato la luce di una stella, chiamata HIP 104035, trovando le prove dell’esistenza di una coppia di pianeti che le ruotano intorno.

Come detto, la stella HIP 104045 è molto simile al Sole. Distante soli 175 anni luce, ha circa 4,5 miliardi di anni (il Sole ha 4,57 miliardi di anni) e la sua composizione in metalli è assimilabile a quella della nostra Stella madre. Anche la sua massa e il suo raggio sono molto simili, rispettivamente 1,03 e 1,05 volte quella del Sole, così come la sua luminosità.

Intorno le orbitano almeno due grandi esopianeti, di cui uno è un analogo di Giove, che ha una massa che è circa la metà (0,49 volte) di quella del nostro gigante gassoso su un’orbita di 6,3 anni, e l’altro che ha una massa che è 2,5 volte quella di Nettuno e un’orbita di 316 giorni. I dettagli della loro scoperta, descritti in uno studio pre-print su ArXiv, sono stati presentati per la pubblicazione su Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.

Studi recenti suggeriscono che l’architettura dei sistemi planetari giochi un ruolo importante sull’abitabilità degli stessi pianeti, unitamente alla presenza di asteroidi, che possono fornire  elementi determinanti alla vita. Sembra inoltre che pianeti come Giove abbiano un compito significativo, in quanto la loro immensa gravità può proteggere i pianeti vicini dal costante bombardamento di piccole rocce e, come nel nostro caso, può influenzare il movimento della fascia di asteroidi che condivide la sua orbita. Ma anche sconvolgere il percorso delle rocce più piccole, scagliandole verso il Sistema solare interno. All’inizio della storia del nostro Sistema, Giove è stato probabilmente determinante nell’aiutare quelle rocce a raggiungere la Terra. In altre parole, scoprire esopianeti simili al nostro Giove può aiutarci a cercare la vita in altri sistemi planetari.

Gli analoghi di Giove si formano preferenzialmente attorno a stelle con metallicità vicine a quelle solari e, sorprendentemente, pianeti di piccola massa potenzialmente abitabili potrebbero essere comuni attorno a stelle che ospitano un Giove freddo” spiegano gli astronomi nel loro studio.

Almeno sulla carta, la scoperta di un analogo di Giove può quindi suggerire che nell’orbita attorno a HIP 104045 possa esserci un mondo roccioso simile alla Terra, anche se la presenza di un super-Nettuno, afferma il team, farebbe escludere questa ipotesi, dando un motivo in più per pensare che il nostro Sistema solare sia particolarmente atipico e forse rappresenti meno dell’1% dei sistemi planetari con stelle simili al Sole. Chiaramente, non abbiamo ancora abbastanza informazioni per poterlo dire, per cui gli astronomi continuerà a cercare.

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