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Covid 19

Covid, sintomi variante Stratus e raucedine: cos’è, come riconoscerla e perché in Italia circola in estate

Il Covid, con la nuova variante Stratus (XFG) e i suoi sintomi, torna a fare notizia per l’ondata estiva di contagi: secondo i medici, causa più spesso raucedine (voce roca) e sintomi come tosse secca e mal di gola. Ecco cosa sapere sul nuovo virus ricombinante che da giugno 2025 cresce anche in Italia.
A cura di Valeria Aiello
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La variante Stratus (XFG) è un virus ricombinante, nato dallo scambio di materiale genetico tra due emerse in precedenza (LF.7 e LP.8.1.2), entrambe della famiglia Omicron / Credit; iStock
La variante Stratus (XFG) è un virus ricombinante, nato dallo scambio di materiale genetico tra due emerse in precedenza (LF.7 e LP.8.1.2), entrambe della famiglia Omicron / Credit; iStock
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Il Covid torna a fare notizia con XFG, una nuova variante del coronavirus Sars-Cov-2 informalmente chiamata “Stratus” dagli esperti, che dal 25 giugno 2025 è entrata a far parte delle cosiddette varianti sotto monitoraggio (variants under monitoring (VUMs) dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Si tratta di un virus ricombinante in rapida diffusione estiva, anche in Italia, che secondo i medici è spesso associato alla comparsa di sintomi come raucedine (voce roca) e mal di gola.

A differenza delle precedenti ondate di Covid, in cui la perdita del gusto e dell’olfatto erano sintomi distintivi del contagio, l’infezione causata dalla nuova variante Stratus sembra infatti più frequentemente accompagnata da tosse secca e irritativa, con sensazione di dolore o bruciore alla gola: questi segnali, insieme alla raucedine, potrebbero pertanto essere dei campanelli d’allarme, sebbene il rischio complessivo per la salute sia attualmente valutato come “basso” dall’OMS. “I vaccini per il Covid-19 attualmente approvati rimangono efficaci contro la malattia sintomatica e grave causata da questa varianteha rassicurato l’Organizzazione – . Gli attuali dati non indicano che la variante XFG porti a una malattia più grave o più decessi rispetto alle altre varianti in circolazione”.

Quali sono i sintomi di Covid della variante Stratus

I sintomi di Covid causati dalla nuova variante Stratus sono sostanzialmente simili a quelli osservati con l’emergere delle precedenti varianti e sub-varianti Omicron del virus, di cui fanno parte anche le progenitrici di Stratus. Tuttavia, come osservato da alcuni medici, l’infezione è spesso associata a sintomi analoghi a quelli causati da infiammazioni alle alte vie respiratorie, come bruciore e sensazione di irritazione alla gola, accompagnati da tosse secca e, in particolare, da raucedine.

Nel Regno Unito, ad esempio, dove Stratus si è diffusa in co-circolazione con la variante Nimbus (NB.1.8.1), i medici hanno parlato di una sensazione a “lama di rasoio in gola, ma anche di sintomi gastrointestinali, come nausea, vomito, diarrea, bruciore di stomaco, gonfiore, stitichezza e mal di pancia. Anche i medici indiani hanno segnalato che la voce rauca è un sintomo comune tra i pazienti che si sono recentemente rivolti agli ambulatori ospedalieri. Ciò non significa comunque che i sintomi di Covid non possano variare a seconda dei casi. Più comunemente includono:

  • febbre
  • tosse
  • raucedine
  • mal di gola
  • stanchezza
  • dolori muscolari

Cos’è la raucedine e come riconoscerla

La raucedine è un’alterazione della voce caratterizzata da un timbro più basso, soffocato, e dalla difficoltà nell’emissione dei suoni. In pratica, la raucedine è un sintomo che si manifesta con un abbassamento della voce, che non permette di parlare a lungo, soprattutto a voce alta, portando a crisi di tosse e un tono vocale progressivamente più sordo e meno efficace nella comunicazione interpersonale.

Questo cambiamento della voce, solitamente collegato a infiammazioni alle alte vie respiratorie o agenti irritanti che possono compromettere l’elasticità delle corde vocali, è stato segnalato come una caratteristica distintiva dell’ondata di Covid che sta caratterizzando l’estate 2025. In diversi Paesi del Sud-est asiatico e, in particolare, in India, dove nelle ultime settimane è stato segnalato un aumento dei casi e dei ricoveri ospedalieri associati alla circolazione della variante Stratus, la raucedine è “ormai un sintomo comune nei reparti di degenza Covid, insieme a tosse secca e mal di gola.

Variante Stratus in Italia e la co-circolazione estiva con Nimbus

La variante Stratus (XFG) che si sta rapidamente diffondendo a livello globale è ormai sulla strada per diventare la nuova versione dominante del virus, soppiantando la variante “Nimbus” (NB.1.8.1) che, come detto, è la precedente versione del virus, particolarmente diffusa dalla primavera 2025.

In Italia, la variante Stratus è già tra le più frequentemente rilevate (dati al 22 giugno 2025), in crescita con il suo sotto-lignaggio XFG.3 e in co-circolazione con la variante Nimbus, che al momento rappresenta il 28% dei casi di Covid.
Da quando inizialmente rilevata, in Canada, la variante Stratus si rapidamente imposta a livello globale, arrivando nell’ultimo mese a rappresentare il 22% dei nuovi casi di Covid a livello globale e il 25% dei nuovi casi di Covid in Europa. Nelle ultime settimane è diventata anche una delle versioni di Sars-Cov-2 più frequentemente segnalate nel Sud-est asiatico.

Percentuale delle principali varianti in circolazione in Italia: nel mese di giugno 2025, cresce la variante Stratus con il suo sotto–lignaggio XGF.3, in co–circolazione con la variante Nimbus (LP.8.1.1) e la variante XEC.8 / Credit: Ministero della Salute
Percentuale delle principali varianti in circolazione in Italia: nel mese di giugno 2025, cresce la variante Stratus con il suo sotto–lignaggio XGF.3, in co–circolazione con la variante Nimbus (LP.8.1.1) e la variante XEC.8 / Credit: Ministero della Salute

Come Nimbus, anche Stratus è un virus ricombinante, ovvero un mix di due varianti emerse in precedenza (LF.7 e LP.8.1.2), caratterizzata da specifiche mutazioni a livello della proteina Spike, di cui alcune sono uguali a quelle della variante Nimbus. Nello specifico, due di queste mutazioni – a livello degli amminoacidi 478 e 487 – hanno mostrato di conferire al virus una maggiore capacità di eludere gli anticorpi diretti contro i precedenti ceppi di Sars-Cov-2.

Questa caratteristica starebbe facilitando la sua diffusione estiva, sebbene sia stato anche evidenziato che XFG non sia in grado di legare il recettore umano ACE2 con la stessa efficacia di altre varianti precedenti: Stratus sarebbe quindi meno abile nell’infettare le cellule, il che spiegherebbe perché le infezioni causate da questa nuova variante solitamente non causano forme gravi della malattia, restando più frequentemente confinate alle alte vie respiratorie.

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