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Cos’è la Cobret, la droga che si sta diffondendo a Roma: gli effetti dell’eroina di scarto e i rischi

In un giorno sei persone sono state soccorse sul GRA di Roma in preda ai fumi della Cobret, una droga derivata dalla lavorazione dell’oppio e considerata “eroina di scarto”. Cos’è questa sostanza stupefacente, come viene assunta e quanto è pericolosa.
A cura di Andrea Centini
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La droga Cobret è una sostanza stupefacente ottenuta dagli scarti della lavorazione dell'oppio. Di fatto è considerata eroina di scarto. Come specificato dalla rivista della Polizia di Stato in un documento PDF, tecnicamente si tratta di un alcaloide del papavero dell'oppio (Papaver somniferum); dal punto di vista chimico, gli alcaloidi sono composti organici che contengono azoto, caratterizzati da una significativa rilevanza farmacologica. Molti alcaloidi hanno effetti psicoattivi e stimolanti; non a caso esistono diversi farmaci, prodotti alimentari – come il caffè – e droghe basati su di essi. Una è la sopracitata Cobret (conosciuta anche al maschile), nota da tempo alle forze dell'ordine – è un derivato oppioide illecito – ma balzata agli onori della cronaca nazionale a luglio 2025, a seguito di diversi casi registrati a Roma.

Come spiegato dalla Polizia, in appena 24 ore sono stati soccorsi sei individui in stato confusionale che camminavano lungo le strade del Grande Raccordo Anulare (GRA), mettendo a repentaglio la propria vita e quella degli automobilisti. Si ritiene che in uno dei campi limitrofi al trafficatissimo snodo ad alta velocità possa esserci una piazza di spaccio. Le indagini sono attualmente in corso.

La Cobret viene venduta dagli spacciatori sotto forma di polvere (di colore beige) o in palline di marroncine. Chi ne fa uso in genere la riscalda e ne inala i fumi, ma può anche essere fumata come uno spinello, sfruttando la polverina. Il nome Cobret, come indicato dalla Polizia di Stato, deriva dal fatto che quando viene riscaldata genera una spirale di fumo, una sorta di serpente, che è stato così associato al cobra. Viene prodotta e smerciata principalmente nelle piazze di spaccio del napoletano, dove la chiamano “o Cobret”.

Pur essendo percepita come una sorta di droga leggera da chi la consuma, in realtà si tratta di una droga pesante con tutto ciò che ne deriva, sia dal punto di vista delle conseguenze psicofisiche che della dipendenza. Principalmente determina sedazione, euforia e confusione mentale. Tra i rischi principali indicati dall'Associazione Narconon Sud Europa figurano depressione respiratoria, arresto cardiaco, paralisi, gravi infezioni, declino cognitivo, malattie mentali e molto altro.

Cos'è la Cobret, la droga che si sta diffondendo a Roma che deriva dall'eroina

La Cobret è una droga che deriva dagli scarti della lavorazione dell'oppio, una sostanza stupefacente ottenuta dal papavero, più nello specifico dalla sostanza appiccicosa rilasciata da elementi immaturi della pianta. Al suo interno si trova un mix di potentissimi alcaloidi, fra i quali morfina, codeina e altri. La Cobret è una sorta di prodotto secondario, ottenuto saltando la fase di acetificazione con cui si sintetizza l'eroina cloridrato. Per questo è conosciuta come “eroina di scarto”. Nonostante ciò, al suo interno si trova una significativa concentrazione di principi psicoattivi, sino al 25 percento per singola dose, spiega l'Associazione Narconon. Una dose tipica è di 1 grammo, come evidenziato dalla Polizia di Stato. Costa poco e ciò aggiunge un ulteriore livello di pericolo, venendo offerta e consumata anche da giovanissimi con poca disponibilità economica e disagio sociale. A catalizzare i rischi anche il fatto che viene tagliata con barbiturici e altre sostanze tossiche, che possono esacerbare gli effetti neurologici e depressivi della sostanza.

Quali sono gli effetti della Cobret

La Polizia spiega che la sostanza determina “gli stessi effetti e lo stesso grado di dipendenza dell'eroina”, con tutto ciò che ne consegue. I principi attivi innescano euforia, sedazione, effetti analgesici, confusione mentale e depressione respiratoria, sensazioni cercate da chi vuole “evadere” dai problemi, dal dolore e dai freni inibitori del mondo reale. Trattandosi di una droga pesante innesca una rapidissima dipendenza, che a sua volta può sfociare in disturbi e crisi d'astinenza significative, con desiderio compulsivo di farsi di una nuova dose, tremori, insonnia, problemi gastrointestinali e altro.

Come viene assunta

La Cobret può essere assunta in due modi. Il principale è attraverso il riscaldamento della polvere o della pallina su una carta stagnola, al fine di inalarne i fumi. I consumatori usano una cannuccia per catturarli o fanno direttamente col naso. Come indicato, è proprio la serpentina del fumo a determinare il nome dato alla sostanza stupefacente. Il secondo metodo di assunzione è il fumo; la polverina beige viene inserita nelle cartine e sottoposta a combustione come una classica sigaretta o uno spinello.

Quali sono i rischi

I rischi per la salute legati alla Cobret sono molteplici e vengono catalizzati anche dalle sostanze tossiche con cui viene tagliata. Fra i danni a breve termine indicati dall'Associazione Narconon figurano depressione respiratoria, disturbi gastrointestinali (come nausea e vomito), stato confusionale, decesso per arresto cardiaco o collasso. Uno dei rischi principali legati a queste sostanze – e in particolar modo all'overdose – è proprio il rallentamento della frequenza respiratoria, che può portare fino alla paralisi dell'apparato e alla morte per asfissia. È una conseguenza ben nota di diverse droghe e anestetici a base di oppioidi utilizzati per “scopi ricreativi”, come il famigerato fentanyl o fentanil, un centinaio di volte più potente della morfina. Per prevenire questi effetti si usa il farmaco Naloxone, che è un antagonista del recettore degli oppioidi.

Tra i danni a lungo termine legati alla Cobret vengono citati invece infezioni gravi, indebolimento del sistema immunitario, paralisi, stitichezza, collassi vascolari, perdita dell'appetito, stipsi, disturbi del sonno, malattie respiratorie, artrite, morte per collasso e arresto cardiocircolatorio. Nonostante la droga inneschi una fortissima dipendenza, è possibile uscirne anche grazie all'aiuto di appositi programmi di disintossicazione.

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