Cos’è il Triangolo Estivo, il bellissimo asterismo che da fine giugno raggiuge la migliore visibilità

In estate, la sera o nel cuore della notte, puntando lo sguardo verso l'alto a Est è possibile osservare un inconfondibile trittico di stelle che disegna un bellissimo triangolo isoscele, quello che gli astronomi chiamano Triangolo Estivo. Non si tratta di una costellazione vera e propria, ovvero un raggruppamento di stelle ufficialmente riconosciuto dall'Unione Astronomica Internazionale (IAU), bensì di un asterismo, ovvero un insieme di astri che forma una figura riconoscibile nel firmamento, ma i cui elementi non appartengono necessariamente alla medesima costellazione. Non a caso il Triangolo Estivo è composto da tre stelle di tre costellazioni diverse: Altair dell'Aquila; Deneb del Cigno; e Vega della Lira. Ricordiamo che anche le costellazioni sono oggetti fittizi, nel senso che le stelle che li compongono non sono legate in qualche modo, ma presentano semplicemente una magnitudine (luminosità apparente) paragonabile.
Il nome del più famoso asterismo d'estate è noto sin dagli inizi del secolo scorso, ma solo a partire dagli ani '50, grazie all'opera di divulgazione dell'astronomo britannico Sir Patrick Alfred Caldwell-Moore e dello scrittore e illustratore tedesco naturalizzato statunitense H. A. Rey (Hans Augusto Reyersbach), il Triangolo Estivo è diventato noto al grande pubblico. Il suo nome è dovuto al fatto che in estate raggiunge la massima visibilità nel cielo notturno dell'emisfero boreale o settentrionale, dove si trova anche l'Italia. Proprio a partire dalla fine di giugno si presenta alto e splendente nel firmamento orientale. Per vederlo nel cuore della notte è infatti necessario puntare lo sguardo all'insù, praticamente allo zenit, sulla verticale. Pertanto l'osservazione può essere un po' scomoda per il collo; il consiglio è quello di ammirare l'asterismo da sdraiati, magari su una spiaggia o un prato di montagna privi di inquinamento luminoso.
Quali sono le stelle del Triangolo Estivo
Come indicato, le stelle che compongono il Triangolo Estivo sono Altair, Deneb e Vega. Altair, quella in basso a destra dell'asterismo, si trova a 17 anni luce dalla Terra, ha una magnitudine di 0,77 ed è la più luminosa della costellazione dell'Aquila, di cui rappresenta la testa (del rapace). Deneb, al vertice sinistro del triangolo e prossima alla stella Sadr, ha una magnitudine di 1,25 ed è la stella più brillante del Cigno, di cui invece rappresenta la coda. Si trova a oltre 3.500 anni luce dal nostro pianeta. Chiude Vega, la più luminosa del trittico (magnitudine 0,03) e della costellazione della Lira; curiosamente, questa stella, che si trova a 25 anni luce da noi, circa 12.000 anni fa ricopriva il ruolo che oggi ricopre la Stella Polare (Polaris). Fra 13.500 anni riprenderà possesso della sua posizione a Nord, diventando il nuovo punto di riferimento per studiosi, navigatori e appassionati di astronomia.
Il Triangolo Estivo, in virtù delle dimensioni e della sua evidenza, rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per chi ama scrutare il cielo notturno. Esso si trova nella cosiddetta “Fenditura del Cigno” della Via Lattea, la nostra galassia, una regione nella quale sono inquadrati diversi bellissimi oggetti del profondo cielo, tra nebulose a emissione e nebulose planetarie. Tra quelli più belli associati al Triangolo Estivo figurano sicuramente la Nebulosa Manubrio (M27); la Nebulosa Anello (M57); la Nebulosa Nord America (NGC7000); e la Nebulosa Velo dell'Est. Sono tutti elementi molto amati dagli appassionati di astrofotografia. Un tempo, quando non erano disponibili le precisissime montature equatoriali motorizzate anche per gli amatori, conoscere alla perfezione costellazioni e asterismi era fondamentale per trovare agevolmente gli oggetti più belli del cielo. Oggi, dopo un rapido allineamento del telescopio alla stella polare, è possibile raggiungerli con grande facilità.