Cosa significa Settentrione e perché indica il Nord

Talvolta, quando si parla di Nord, non è raro ascoltare il termine “Settentrione”. Spesso questa parola viene utilizzata proprio in sostituzione di Nord Italia, ad esempio durante la comunicazione formale delle previsioni meteo, tuttavia, più in generale, può essere considerata come un sinonimo del punto cardinale Nord nella rosa dei venti. La ragione è affascinante ed è strettamente legata al firmamento, il manto di stelle che punteggia il cielo notturno.
Tutto ruota attorno alla spettacolare costellazione dell'Orsa Maggiore e, più precisamente, all'asterismo – un gruppo di stelle che genere una forma distintiva nel cielo – del Grande Carro al suo interno, che origina da sette stelle: Mizar, Dubhe, Phecda, Merak, Alkaid, Megrez e Alioth. Di fatto, il Grande Carro è la porzione più facilmente riconoscibile dell'Orsa Maggiore nel cielo.

Questa costellazione dell'emisfero boreale (o settentrionale) è visibile tutto l'anno proprio a Nord, dato che nell'arco dei 12 mesi ruota vicina e attorno alla stella polare (Polaris) che indica il Nord geografico. Questa stella – in realtà un sistema di tre stelle – fa parte della costellazione dell'Orsa Minore ed è la più vicina al polo nord celeste, il punto che interseca l'asse di rotazione terrestre a nord con la volta celeste. Di fatto essa indica con precisione la direzione nord ed è per questo che è nota anche come stella del nord. È quasi fissa nel cielo – sarà sostituita da Vega tra circa 14.000 anni – ed è un punto di riferimento imprescindibile da migliaia di anni per orientarsi di notte, in particolar modo per i navigatori. Anche molti animali che migrano nell'oscurità sfruttano stelle e costellazioni del cielo notturno per seguire la giusta rotta.

Come indicato, attorno alla stella polare ruota in stretta associazione il Grande Carro dell'Orsa Maggiore. Gli Antichi Romani, che usavano le stelle per orientarsi, determinare i periodi della semina e come veri e propri oracoli per leggere segni divini, chiamavano il Grande Carro “Septentrio”, con particolare riferimento alle sopracitate sette stelle che compongono la figura nel cielo. Ciascuna di esse, infatti, per i Romani rappresentava un bue celeste che trainava un aratro divino nel firmamento, scandendo il passare del tempo e delle stagioni.
Il nome Septentrio assegnato al suggestivo asterismo deriva dalla fusione dei termini “Septem” (sette) e “Triones”, ovvero i buoi da tiro. Poiché il Grande Carro si trova sempre a Nord, il nome latino Septentrio del carro celeste è stato tradotto in italiano in Settentrione, che oggi si riferisce appunto al Nord. Un'etimologia affascinante che unisce astronomia, storia e mitologia romana.