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Cometa appena scoperta forse visibile a occhio nudo a settembre: ma il Sole potrebbe distruggerla

Attorno alla metà di settembre 2023 una cometa appena scoperta da un astrofilo giapponese diventerà probabilmente visibile a occhio nudo nel cielo. Ecco cosa sappiamo su questo affascinante visitatore celeste.
A cura di Andrea Centini
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La cometa dei Neanderthal fotografata all'inizio del 2023. Credit: Edu INAF / Alessandro Bianconi / Wikipedia - CC BY-SA 2.0
La cometa dei Neanderthal fotografata all'inizio del 2023. Credit: Edu INAF / Alessandro Bianconi / Wikipedia – CC BY-SA 2.0

Una cometa appena scoperta da un appassionato di astronomia ha buone probabilità di diventare visibile a occhio nudo a settembre 2023, regalandoci uno spettacolo mozzafiato. Il corpo celeste è stato scoperto nella notte tra l'11 e il 12 agosto dall'astrofotografo e astrofilo Hideo Nishimura, mentre stava immortalando il cielo stellato dalla sua Kakegawa, in Giappone. L'uomo stava puntando la strumentazione verso la costellazione dei Gemelli, quando osservando gli scatti si è accorto della presenza del meraviglioso corpo ghiacciato, molto vicino al sole all'albeggiare. Pur non essendo un professionista, il signor Nishimura – classe 1949 – non è certamente l'ultimo arrivato: collabora infatti col gruppo di ricerca Variable Star Observers League in Japan e in passato aveva già scoperto altre due comete (C/1994 N1 Nakamura-Nishimura-Machholz e C/2021 O1 Nishimura) e ben 23 novae, cioè esplosioni stellari.

L'astrofilo ha passato i suoi dati agli enti internazionali preposti e nel giro di pochi giorni la scoperta della cometa è stata formalizzata dagli esperti del Minor Planet Center, con l'assegnazione del nome C/2023 P1 Nishimura. Si tratta di una cometa non periodica con un'orbita retrograda e iperbolica, che in questi giorni si trova ancora nella costellazione dei Gemelli, mentre si avvicina rapidamente al Sole e alla Terra. Come spiegato da EarthSky, la cometa al momento ha una magnitudine stimata di circa 10.4, ciò significa che non è ancora visibile a occhio nudo, ma solo con strumenti dedicati come un telescopio.

Ricordiamo che la magnitudine di cui si parla è la luminosità apparente di un corpo celeste e che il limite per l'osservabilità dell'occhio umano è 6 (si tratta di una scala inversa, più il valore scende, anche a valori negativi, maggiore è la luminosità dell'oggetto). Per le comete, non essendo oggetti puntiformi come le stelle, la luminosità è diffusa e la visibilità a occhio nudo è attorno a magnitudo 5, ma solo in cieli stellati e molto bui, privi di inquinamento luminoso. Per questo si raccomanda sempre di portare sempre anche un binocolo, quando si tentano le osservazioni. Valeva anche per la recente e spettacolare cometa dei Neanderthal.

Uno dei dettagli più interessanti della cometa Nishimura risiede nel fatto che la sua luminosità nelle prossime settimane potrebbe crescere a tal punto da offrirci uno spettacolo imperdibile. Gli esperti calcolano che potrebbe diventare visibile a occhio nudo attorno all'11 settembre, nel cuore della costellazione del Leone. La settimana successiva raggiungerà il perielio e il perigeo, rispettivamente il punto di avvicinamento massimo al Sole e alla Terra, quando potrebbe raggiungere una magnitudine di 3.2. Ma le comete sono oggetti molto imprevedibili, che possono illuminarsi in modo molto repentino – come accaduto a questa cometa simile al Millennium Falcon di Star Wars – o addirittura disintegrarsi mentre si avvicinano alla stella.

La cometa C/2023 P1 Nishimura si avvicinerà molto al Sole e gli esperti ritengono che potrebbe non sopravvivere alle temperature che dovrà affrontare (del resto si tratta di una grande “palla di ghiaccio”). Ma al momento sono solo speculazioni. Se tutto andrà bene, alla metà del prossimo mese potremo ammirarla nel cielo nordorientale poco prima nell'alba, nella costellazione della Vergine. Al momento ha una coda lunga 8 minuti d'arco che potrebbe allungarsi ulteriormente nei prossimi giorni. Gli esperti consigliano a chi ha un telescopio di tentare l'osservazione già adesso, dato che come indicato potrebbe non resistere all'incontro ravvicinato col Sole. La cometa viaggia molto velocemente e a ottobre sarà già più lontana del Sole; dopo questo passaggio non la vedremo mai più.

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