Com’è possibile un terremoto di magnitudo 8.8: il geologo Andrea Moccia spiega il sisma in Kamchatka

Alle 01:24 ora italiana di oggi, mercoledì 30 luglio, i sismografi hanno rilevato una violentissima scossa di terremoto di magnitudo 8.8 (dato del Servizio Geologico degli Stati Uniti – USGS) al largo della Penisola della Kamchatka, nell'estremo oriente della Russia. Il sisma, verificatosi a una profondità di circa 19 chilometri, è stato uno dei più forti degli ultimi decenni; non a caso ha innescato un'allerta tsunami su una vastissima area affacciata sull'Oceano Pacifico. È stato già confermato l'impatto di onde alte 5 metri nel distretto di Severo-Kurilsk, nel punto più a sud della penisola russa, mentre altre più basse hanno raggiunto isole Hawaii, California e vari stati insulari. Nel momento in cui stiamo scrivendo non si segnalano morti, ma si registrano in Kamchatka diversi feriti e crolli. I dati su danni e potenziali vittime sono in costante aggiornamento.
Per comprendere la potenza di un terremoto di magnitudo 8.8, si può fare riferimento al funzionamento di questa misura, che come spiegato dall'Istituto Nazionale di Geologia e Vulcanologia (INGV) indica la grandezza – o la dimensione – di un sisma, cioè quanto è stato forte. La magnitudo si basa su una scala logaritmica non lineare che rileva quanta energia elastica viene rilasciata, indicata dallo scuotimento del terreno. Per ogni punto di magnitudo in più, il sisma risulta circa 30 volte più potente. Ciò significa che un terremoto di magnitudo 3 è circa 900 volte più forte di quello di magnitudo 1, con un raddoppio dell'energia rilasciata per ogni balzo di 0,2 punti. Per fare un paragone, il terremoto del 30 luglio in Kamchatka risulta essere attorno alle 20.000 volte più potente di quello che ha colpito Amatrice il 24 agosto 2016. Per comprendere meglio come sia stato possibile un terremoto di questa potenza, Fanpage.it ha contattato il geologo e divulgatore scientifico Andrea Moccia. Ecco cosa ci ha raccontato.

Dottor Moccia, com'è possibile un terremoto di questa potenza?
È una bella bomba. Si tratta di uno dei più dei terremoti più potenti rilevati in epoca strumentale, con il più forte mai registrato di magnitudo 9.5. L'USGS indica magnitudo 8.8, mentre l'INGV stima 8.6; hanno bisogno di recuperare più dati per avere una stima più precisa. Comunque, siamo superiori all'8.5, quindi parliamo di un cosiddetto “mega giant”, cioè di un terremoto veramente molto potente. È comunque una sequenza sismica, perché come mostra l'INGV, abbiamo avuto la scossa più potente alle 01:24 e poi nell'ora successiva ci sono stati altri tre terremoti, di 6.9, 6.3 e 5.6. È anche relativamente superficiale, perché la main shock è stata rilevata a circa 20 chilometri, una tipica profondità di un contesto tettonico collisionale, quindi uno scontro tra placche.
Ci spieghi
Siamo nel bel mezzo della della cosiddetta “Cintura di fuoco” contornata da tanti vulcani. L'origine di questa cintura è legata al fatto che c'è una subduzione, con tutta la placca pacifica che subduce sotto tante altre placche, tra le quali anche quella in cui si trova la Kamchatka. In queste zone di collisione e stress le energie si accumulano e poi, chiaramente, quando vengono rilasciate lo fanno in maniera quasi istantanea, andando a riattivare delle grosse faglie che si chiamano thrust fault, le faglie collisionali. Questi eventi rilasciano un'enorme quantità di energia che si trasforma in una grande terremoto.
Che a causa della posizione in mare ha innescato anche un significativo rischio tsunami
L'allerta tsunami è stata diramata praticamente lungo tutta la Cintura di fuoco, quindi anche in Messico, lungo le coste occidentali del Sud America e praticamente tutte le isole del Pacifico. Va considerato che un'onda a 3.000 – 4.000 metri di profondità si propaga a una velocità di 600-700 chilometri orari, quindi arriva ovunque.

È possibile aspettarsi una scossa di terremoto più forte di quella di magnitudo 8.8 in questa sequenza sismica?
Una magnitudo di 8.8 è veramente tanto. Vuol dire che c'è stato un grandissimo rilascio di energia ed è poco frequente che dopo possa essercene un'altra di magnitudo pari o superiore. Lo dimostra anche anche il fatto che nell'ora successiva ce ne sono state altre tre principali, ma con una magnitudo relativamente molto più bassa, parliamo tra 6 e 5. Quindi, almeno per ora, i dati ci dicono che è una tipica firma di una sequenza sismica, dove la main shock è già avvenuta e le successive sono più basse.
I terremoti più forti mai registrati sono più o meno tutti concentrati nell'area del Pacifico, proprio per la presenza di questa Cintura di fuoco?
Sì, assolutamente. Anche quello che colpì Fukushima nel 2011, di magnitudo 9.0, rientra praticamente nello stesso blocco dove si è verificata questa. Seguendo la linea della subduzione verso Sud-Ovest risulta essere nella stessa zona di collisione.
Nel 1952 c'è stato un altro terremoto in Kamchatka, di magnitudo 9.0. Possiamo immaginare che da allora l'energia ha cominciato ad accumularsi di nuovo e ora, 70 anni dopo, è stata rilasciata nuovamente con violenza?
Certo. L'energia si accumula perché la placca pacifica si muove. Le placche si muovono di millimetri, centimetri all'anno. In questo modo lo stress si accumula fino a quando non tiene più, e poi l'energia viene rilasciata con un bel botto.