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Come funziona questo scudo dell’invisibilità progettato da una startup britannica

Un’azienda britannica ha sviluppato un vero e proprio scudo dell’invisibilità, acquistabile da chiunque. Ecco com’è fatto e come funziona.
A cura di Andrea Centini
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Credit: Invisibility Shield Co.
Credit: Invisibility Shield Co.

Una startup britannica chiamata Invisibility Shield Co ha progettato un vero e proprio scudo dell'invisibilità, in grado di nascondere efficacemente chi ci si mette dietro. Sebbene non sia realistico come il celebre mantello della saga di Harry Potter, il risultato è comunque davvero molto interessante, soprattutto dal punto di vista scientifico. Basti pensare che in una campagna avviata su Kickstarter, celebre piattaforma di crowdfunding (finanziamento collettivo), i progettisti dello scudo avevano messo un obiettivo di partenza di circa 6mila Euro, ma l'idea ha avuto talmente tanto successo che, a 38 giorni dal termine dell'iniziativa, hanno già raccolto oltre 192mila Euro e 1.050 sostenitori. Un successo garantito anche dalla notevole eco mediatica. Ecco come funziona questo oggetto.

Il principio del funzionamento dello scudo dell'invisibilità è lo stesso che si trova nelle cosiddette “tilt cards”, le tessere che in base all'inclinazione trasformano l'immagine mostrata dando l'illusione di profondità, tridimensionalità e movimento. Il fenomeno ottico è dovuto al fatto che la loro superficie è costellata da lenti lenticolari, una serie di lenti progettate per modificare l'immagine se osservate da una certa angolazione. Per quanto concerne lo scudo di Invisibility Shield Co, come spiegato dagli stessi creatori l'oggetto si basa su una “serie di lenti ingegnerizzate di precisione”, progettate per indirizzare lontano da chi osserva la maggior parte della luce riflessa da chi si nasconde dietro lo scudo. “La luce viene diretta lateralmente attraverso la faccia dello scudo a sinistra e a destra”, spiega la società britannica.

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In parole semplici, la luce che arriva ai lati dello scudo viene “stirata” dalla peculiare disposizione delle lenti rendendo lo sfondo sfocato, mentre quella che arriva da dietro e quella riflessa del soggetto viene rifratta in un punto focale e rispedita all'indietro e ai lati. L'insieme di fenomeni fa sparire “come per magia” chi si nasconde dietro allo scudo ed esalta la luce dello sfondo.

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Alcuni schemi come quello soprastante mostrano il modo in cui la luce viene riflessa e rifratta dalla lenti. È interessante notare che la serie di lenti dello scudo invisibile è in grado di mantenere efficacemente l'integrità delle linee orizzontali, mentre perde quella delle linee verticali. Lo si vede bene nella foto qui in basso. È per questo motivo che, come spiegato dall'azienda britannica, lo scudo funziona meglio su sfondi uniformi come “fogliame, erba, pareti, sabbia, cielo e asfalto”, oltre che quelli con le linee orizzontali ben definite.

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Le lenti vengono prodotte attraverso l'estrusione e la goffratura di un polimero composto da materiale totalmente riciclabile, senza che vi sia la necessità di utilizzare resine tossiche e altre sostanze inquinanti. Il risultato sono fogli di lenti “allungate e convesse che corrono in parallelo”. “Affinché questi fogli possano manipolare la luce nel modo giusto per creare scudi di invisibilità funzionanti, le lenti devono avere una forma specifica ed essere formate con altissima precisione”, spiega Invisibility Shield Co. Prima di raggiungere questo risultato i ricercatori hanno dovuto testare tantissime configurazioni differenti. La ricerca di scudi e materiali simili è iniziata molti anni addietro per scopi militari, ad esempio per camuffare mezzi terrestri e aerei; oggi chiunque può acquistare questo scudo, un oggetto dalla dubbia utilità ma sicuramente molto affascinante.

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