Ciò che mangiano le bambine può influenzare l’età del primo ciclo: quali alimenti ridurre

L'età del primo ciclo mestruale può influenzare la salute delle donne anche durante l'età adulta: è infatti noto come le donne che hanno avuto il primo ciclo in età precoce possano essere esposte a un maggiore rischio di diverse condizioni di salute, come obesità, diabete, problemi cardiocircolatori e il cancro al seno.
Per questo motivo un gruppo di ricercatori del Fred Hutchinson Cancer Center di Seattle di Washington ha voluto avviare uno studio per comprendere se l'alimentazione seguita durante l'infanzia potesse o meno incidere sull'età del primo ciclo. In realtà, i ricercatori si sono posti questa domanda a partire dai risultati di un loro precedente lavoro che aveva suggerito che una dieta infiammatoria durante l'infanzia o l'adolescenza potesse aumentare il rischio di tumore al seno. I risultati di questo nuovo studio hanno confermato i loro sospetti.
Lo studio sulla dieta nelle bambine
"A seguito di questi risultati, volevamo capire se la dieta potesse influenzare il cancro al seno attraverso l'impatto sui fattori di rischio per quest'ultimo che si verificano tra la prima infanzia e il cancro al seno, come l'età al menarca", ha spiegato la ricercatrice a capo dello studio, la professoressa Holly Harris.
Per verificare se ci fosse davvero un collegamento tra il tipo di alimentazione delle bambine con l'età del primo ciclo, i ricercatori hanno analizzato i dati di 7.500 bambine, tra i 9 e 14 anni, che sono stati arruolati nel Growing Up Today Study (GUTS) negli Stati Uniti in due momenti, nel 1996 e nel 2004, monitorate rispettivamente fino al 2001 e al 2008.
A ogni bambina è stato chiesto di compilare un questionario relativo alla proprie dieta, con domande sugli alimenti più spesso consumate, all'inizio dello studio e poi una volta ogni anno o ogni tre anni. A ogni dieta è stato associato un punteggio in base a due modelli alimentari scientificamente riconosciuti: Alternative Healthy Eating Index (AHEI) di Harvard e il Modello dietetico empiricamente infiammatorio (EDIP). Il primo valuta gli alimenti in base al loro potenziale effetto nel contrastare il rischio di diverse malattie croniche, il secondo, al contrario, il loro potere infiammatorio.
Il confronto con l'età del primo ciclo
I ricercatori hanno poi registrato l'età del primo ciclo – lo avevano avuto il 93% del campione – di tutte le partecipanti e hanno verificato l'esistenza di un'associazione con la dieta seguita: è emerso che il il 20% delle ragazze che avevano seguito una dieta sana da bambine aveva l’8% di probabilità in meno di avere il primo ciclo nel mese successivo rispetto al 20% delle ragazze che invece avevano una dieta meno sana.
Al contrario, il 20% delle ragazze con diete più infiammatorie aveva il 15% di probabilità in più di avere il primo ciclo entro il mese rispetto al 20% che avevano seguito diete meno infiammatorie.
La cosa interessante – aggiunge la ricercatrice – è che questi risultati erano indipendenti sia dall'Indice di massa corporea (Imc), sia dall'altezza, fattori che possono entrambi influenzare l'inizio precoce del ciclo: questo significa che la dieta sana può avere un ruolo indipendentemente dalle dimensioni del corpo.
Secondo gli autori questi risultati ribadiscono l'importanza di una dieta sana fin dall'infanzia per ridurre il rischio di una lunga serie di malattie. "Mangiare frutta, verdura, cereali integrali, pesce grasso, noci e legumi, acidi grassi polinsaturi e limitare allo stesso tempo l'assunzione di carni rosse e lavorate, cereali raffinati, bevande zuccherate e sale aggiunto – ribadiscono gli autori – avvantaggia tutti indipendentemente dall'età".