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C’è una massa di acqua fredda che ha resisto al riscaldamento dell’oceano: come è possibile

Mentre tutto l’oceano attorno a sé continua a scaldarsi, questa massa di acqua a sud della Groenlandia continua a rimanere fredda. Da anni gli scienziati si interrogano sulle cause di questo fenomeno e ora una coppia di ricercatori dell’Università della California, Riverside, potrebbero avere trovato una spiegazione.
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UNIVERSITA’ DELLA CALIFORNIA, RIVERSIDE | Tendenza della temperatura superficiale del mare Atlantico, 1900–2005 in °C
UNIVERSITA’ DELLA CALIFORNIA, RIVERSIDE | Tendenza della temperatura superficiale del mare Atlantico, 1900–2005 in °C

Uno dei fenomeni dietro all'aumento delle temperature medie globali è chiaramente il riscaldamento degli oceani. Basti pensare, come spiega il Copernicus Marine Service, che quasi il 90% del calore prodotto dal riscaldamento globale di origine antropica è stato immagazzinato negli oceani. Eppure, sebbene l'aumento delle temperature abbia interessato globalmente gli oceani, c'è però un punto nell'Oceano Atlantico, appena sotto la Groenlandia, che è rimasto freddo, mentre l'acqua tutto attorno continuava a scaldarsi.

Questa misteriosa massa di acqua cattura da tempo l'attenzione degli scienziati e ora un gruppo di ricercatori dell'Università della California, Riverside, ha finalmente capito quali potrebbero essere le cause che l'hanno "protetta" dal riscaldamento oceanico per anni. I risultati sono stati pubblicati in un articolo sulla rivista Communications Earth & Environment.

Dove si trova la misteriosa massa d'acqua

Come si può vedere nell'immagine, elaborata degli stessi autori dello studio, la massa di acqua fredda è chiaramente distinta dal resto dell'oceano dal punto di vista delle temperature. Per scoprire da cosa dipendesse questa apparente anomalia, il climatologo Wei Liu e l'oceanografo Kai-Yuan Li hanno studiato i dati relativi a temperatura e salinità degli oceani degli ultimi 100 anni. Studiando i dati relativi alla massa fredda sotto la Groenlandia, i ricercatori si sono resi conto che non era limitata alla superficie dell'oceano, ma si estendeva fino a 3 chilometri di profondità.

Ancor prima di avviare lo studio, i ricercatori sospettavano infatti che questa bizzarra massa di acqua fredda avesse a che fare con il rallentamento dell'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) – ovvero il capovolgimento meridionale della circolazione atlantica – una delle più importanti correnti oceaniche dell'Oceano Atlantico, che aiuta a regolare il clima spostando l'acqua calda e salata verso nord e l'acqua più fredda verso il profondo sud.

Perché in questo punto l'acqua è rimasta fredda

Se questo sistema rallenta – spiegano i ricercatori – significa che "l'acqua meno calda e salata raggiunge la regione subpolare, con il conseguente raffreddamento e rinfrescamento, osservati a sud della Groenlandia": questo indebolimento della corrente in sostanza ha impedito all'acqua calda di raggiungere le regioni più a nord dell'Atlantico, permettendo all'acqua di rimanere più fresca.

Per avere la prova di questa loro ipotesi, i ricercatori hanno creato una serie di modelli di spiegazione possibili: soltanto quello che simula un indebolimento dell'AMOC corrisponde ai dati reali. Lo studio ha anche rilevato una diminuzione della salinità dovuta allo stesso fenomeno: questa anomalia nell'Oceano Atlantico può avere conseguenze importanti per la situazione climatica globale dato il ruolo che da questo punto di vista ricopre la Groenlandia: "Influisce sui modelli meteorologici in tutta Europa, alterando le precipitazioni e spostando la corrente a getto, una corrente d'aria ad alta quota che orienta i sistemi meteorologici e aiuta a regolare le temperature in Nord America e in Europa", spiegano i ricercatori.

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