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C’è un modo (infallibile) per smascherare i bugiardi, secondo la scienza

Lo ha dimostrato un team di ricerca britannico testando un metodo particolarmente efficace per smascherare chi mente.
A cura di Valeria Aiello
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Come fare a capire se qualcuno ci sta mentendo? Sulla questione sono stati condotti numeri studi scientifici ma una nuova ricerca ha individuato una strategia particolarmente efficace per riconoscere i bugiardi. La tecnica è stata verificata nell’ambito di un esperimento che ha coinvolto 164 persone, rivelando che il metodo può essere utilizzato per smascherare il “Pinocchio” della situazione.

Come capire se una persona mente

Verità e bugie possono suonare ugualmente plausibili alle nostre orecchie, fintanto che ai bugiardi viene concessa la possibilità di pensare a cosa dire. Quando quest’opportunità diminuisce, la distinzione è sostanzialmente più semplice, in quanto dire le bugie implica inventare dettagli, un’operazione che richiede molta più energia cognitiva di dire la verità. Ci sono infatti prove che suggeriscono che mentire richiede una buona dose di capacità mentale, motivo per cui uno dei migliori modi per capire se chi ci è davanti non sta dicendo la verità è trovare un modo per distrarlo.

Questa tecnica è stata testata in un nuovo studio pubblicato su sull’International Journal of Psychology & Behaviour Analysis da un team di ricerca dell’Università di Portsmouth, nel Regno Unito, che ha dimostrato come provare a chiedere a un sospetto bugiardo di svolgere un compito aggiuntivo mentre ci sta parlando possa darci maggiori probabilità di capire se sta mentendo o meno.

Il test dei ricercatori

Il compito secondario utilizzato nell’esperimento è stato quello di ricordare un numero di targa di un’auto. Ai partecipanti è stato prima chiesto di esprimere la propria opinione su alcune notizie, in totale libertà. Successivamente, i partecipanti sono stati divisi casualmente in due gruppi, cui è stato chiesto di riportare il loro vero pensiero oppure una bugia durante un’intervista, nel corso della quale è stato assegnato il compito secondario. A un terzo dei partecipanti è stato detto che il compito secondario era particolarmente importante, perché avrebbe dato diritto a un’estrazione a premi.

I risultati del test hanno indicato che le opinioni di chi mentiva suonavano meno plausibili e meno chiare quando ai bugiardi veniva assegnato il compito secondario, in particolare quando era stato detto che era importante. “L’introduzione di compiti secondari nel corso di un’intervista potrebbe facilitare l’individuazione delle bugie, ma tali compiti devono essere introdotti con attenzione – ha affermato il professor Aldert Vrij del Dipartimento di Psicologia dell'Università di Portsmouth, che ha progettato l’esperimento – . Il compito secondario è efficace solo se i bugiardi non lo trascurano, il che può essere ottenuto dicendo loro che è importante, come dimostrato in questo esperimento, oppure introducendo un compito secondario che non può essere trascurato – come afferrare un oggetto oppure guidare a un simulatore di auto”.

Chiaramente, ci sono sempre molte variabili da tenere in considerazione, non da ultimo il fatto che alcune persone sono molto più brave di altre a dire le bugie. Tuttavia, suggeriscono i ricercatori, se durante una discussione riusciamo a inserire un elemento che possa distrarre il nostro interlocutore, ci sono alte probabilità di smascherare chi mente.

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