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Bianca sui tetti, nera nei boschi: le foto della rara ed elusiva cicogna nera in Italia

La cicogna nera è uno degli uccelli più rari ed elusivi presenti in Italia, con appena una ventina di coppie nidificanti, in base ai dati della Lipu. A differenza della cicogna bianca, non ama affatto gli ambienti antropizzati. Le splendide immagini di tre fotografi naturalisti.
A cura di Andrea Centini
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Cicogna nera. Credit: Enrico Gualdi
Cicogna nera. Credit: Enrico Gualdi

Tutti conoscono la cicogna bianca (Ciconia ciconia), uno splendido e maestoso uccello che la leggenda europea associa al trasporto dei bambini, ma in pochi sanno che in Italia è presente anche la cicogna nera (Ciconia nigra), decisamente più rara e schiva della prima. Tra le ragioni principali vi è il fatto che questa specie non ama gli ambienti antropizzati come le cicogne bianche, che anzi, spesso nidificano proprio sui tetti delle case. La sopracitata leggenda è legata al fatto che in passato, per scaldare le abitazioni in cui erano presenti i neonati, i caminetti restavano accesi a lungo; sarebbe stato proprio questo tepore a spingere le cicogne a scegliere tetti e comignoli come luoghi ideali per la costruzione del nido, finendo così per essere associate ai bebè.

Cicogna nera. Credit: Giacomo Salomone
Cicogna nera. Credit: Giacomo Salomone

Nonostante il nome, la cicogna nera non è completamente di questo colore. Il ventre è infatti bianco, mentre il piumaggio nero lucido predominante può dar vita a spettacolari iridescenze verdi e violette, in particolar modo all'altezza del collo. Il becco è lungo, forte e di un bella tinta rossiccia, come quella di un crostaceo. Sono di questo colore anche le zampe e l'area degli occhi. La cicogna nera è un abile predatore che si nutre di una vasto ventaglio di piccole prede, dai pesci ai rettili, passando per piccoli mammiferi, uccelli, molluschi e persino insetti. Praticamente cattura tutto ciò che è a portata del suo potente becco. È leggermente più piccola della cicogna bianca, con una lunghezza massima di 105 centimetri e un'apertura alare di poco più di 2 metri, come indicato dalla Guida degli Uccelli d'Europa, Nord Africa e Vicino Oriente di Lars Svensson. È anche meno "loquace" della cicogna bianca, emettendo occasionalmente richiami striduli, talvolta simili a quelli di un gatto che miagola.

Cicogna nera. Credit: Enrico Gualdi
Cicogna nera. Credit: Enrico Gualdi

La cicogna nera, come indicato, evita accuratamente gli ambienti antropizzati. Basti sapere che nidifica su alberi molto alti di boschi remoti o sulle pareti rocciose, sempre a ridosso di corsi d'acqua e zone palustri, come indicato dalla Lega italiana protezione uccelli (Lipu). Proprio per questo è molto difficile poterla avvistare nei luoghi di alimentazione e in quelli in cui decide di mettere su famiglia, perlomeno nel nostro Paese. È decisamente più “comune” ammirarla nel periodo della migrazione, mentre vola alta e fiera nel cielo. Nella stragrande maggioranza dei casi è da sola, ma è possibile vederne in volo anche due o tre esemplari assieme, se si è particolarmente fortunati.

Cicogna nera. Credit: Ercole Angelucci
Cicogna nera. Credit: Ercole Angelucci

Le bellissime immagini presenti nell'articolo sono state scattate dai fotografi naturalisti Enrico Gualdi, Giacomo Salomone ed Ercole Angelucci, che hanno immortalato le cicogne nere in località diverse. Gualdi, ad esempio, ha fotografato l'esemplare in Piemonte, una regione di grande importanza per questa specie. Proprio qui, infatti, nel 1994 è stato documentato il primo caso confermato di nidificazione per la cicogna nera, ritenuta di “recente immigrazione” dagli ornitologi. In Piemonte le cicogne nere nidificano principalmente sugli alberi, mentre nel Lazio, in Basilicata (dove c'è la popolazione più numerosa) Puglia e Calabria predilige le pareti rocciose.

Cicogna nera. Credit: Ercole Angelucci
Cicogna nera. Credit: Ercole Angelucci

Lo scatto di Giacomo Salomone è stato ottenuto a Monte Romano, in provincia di Viterbo (Lazio). Probabilmente l'esemplare era diretto verso la Valle del Mignone, dove è nota la presenza di siti di nidificazione. Gli scatti di Ercole Angelucci sono stati invece fatti in zona Farnesiana – che si trova proprio nella Valle del Mignone, tra i Monti della Tolfa e il territorio di Tarquinia – e al lago di Canterno tra i monti Ernici, in provincia di Frosinone. Qui si è fermato un esemplare giovane, che ha concesso qualche scatto prima di spiccare nuovamente il volo verso la sua ignota destinazione.

Cicogna nera. Credit: Ercole Angelucci
Cicogna nera. Credit: Ercole Angelucci

Al di là delle abitudini decisamente elusive, ciò che rende la cicogna nera così difficile da vedere è il numero esiguo di esemplari presenti in Italia, seppur in costante aumento dagli anni '90 del secolo scorso. La Lipu indica infatti che nel nostro Paese ci sono appena una ventina di coppie nidificanti. Lo status di conservazione è pertanto definitivo "cattivo" e la specie è classificata come minacciata (codice Endangered nella Lista Rossa italiana). Fortunatamente a livello continentale e globale la popolazione di cicogne nere non desta particolare preoccupazione, anche se la degradazione dell'habitat naturale e i cambiamenti climatici sono minacce da non sottovalutare.

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