video suggerito
video suggerito

Apparso un ponte di luce sulla macchia solare AR 4079 che punta la Terra: sta per succedere qualcosa

Sull’immensa macchia solare AR 4079 che sta puntando direttamente la Terra si è formato un ponte di luce, una struttura luminosa e filamentosa che separa i suoi due nuclei scuri. La comparsa di questo fenomeno è il preludio di un evento potenzialmente esplosivo.
A cura di Andrea Centini
30 CONDIVISIONI
I due nuclei scuri della macchia solare AR 4079 attraversati dal ponte di luce. Credit:Dr. C. Alex Young/X/NASA/SDO/Spaceweather.com
I due nuclei scuri della macchia solare AR 4079 attraversati dal ponte di luce. Credit:
Dr. C. Alex Young/X/NASA/SDO/Spaceweather.com

L'enorme macchia solare AR 4079 presente sulla nostra stella continua a evolversi e a catturare l'attenzione degli esperti, dopo la comparsa di un grande ponte di luce tra i suoi due nuclei scuri. La macchia solare non solo ha raggiunto dimensioni superiori alla metà della struttura che provocò l'Evento di Carrington del 1859, la tempesta geomagnetica più forte mai registrata direttamente dagli scienziati, ma nel momento in cui stiamo scrivendo – alle 07:25 di lunedì 5 maggio 2025 – si trova esattamente al centro del disco solare, in una posizione leggermente superiore rispetto all'equatore del Sole. Ciò significa che sta puntando direttamente la Terra e, in caso di brillamento particolarmente violento, potrebbe scagliare verso di noi un flusso rapidissimo di vento solare, a sua volta in grado di scatenare una tempesta solare estrema. Potremmo essere sul punto di rischiare un nuovo Evento di Carrington, sebbene al momento la macchia solare si stia comportando in maniera piuttosto "tranquilla" e anomala.

Come spiegato dall'astrofisico Tony Phillips sul portale specializzato in meteo spaziale Spaceweather.com, infatti, “le macchie solari di grandi dimensioni di solito producono grandi brillamenti solari”, tuttavia ad oggi AR 4079 ha prodotto soltanto “una manciata di deboli brillamenti di classe C”. Ricordiamo che i brillamenti – o eruzioni solari – sono fenomeni esplosivi strettamente associati alle macchie solari, durante i quali vengono liberate enormi quantità di energia, pari alla detonazione simultanea di milioni di bombe atomiche di Hiroshima. In genere sono associati al processo di riconnessione delle linee di campo magnetico delle macchie solari, che si spezzano e ricollegano repentinamente.

Le macchie solari sono infatti aree molto attive e turbolente, in cui i campi magnetici sono in grado di trattenere il calore prodotto dalle reazioni nucleari che avvengono negli strati interni del Sole; risultano più scure e fredde delle aree circostanti della fotosfera (la superficie visibile della stella) proprio per questa ragione. Quando si rompono le linee di campo che le caratterizzano possono innescarsi violentissimi brillamenti, che a loro volta possono avviare le espulsioni di massa coronale (CME) alla base delle tempeste geomagnetiche più forti.

La macchia solare AR 4079 risulta anomala proprio perché al momento, pur essendo enorme – ha un diametro di oltre 170.000 chilometri – ha dato vita solo a brillamenti deboli. Queste eruzioni si dividono in cinque classi (A, B, C, M e X), delle quali la X rappresenta la più estrema. Il suo “inquietante silenzio” è pertanto considerato “strano” dal dottor Phillips, che ha sottolineato come questo comportamento possa essere la “quiete prima della tempesta” oppure “semplicemente la quiete”. Ciò che è certo è che sulla gigantesca struttura sta per accadere qualcosa. Tra i due suoi enormi nuclei scuri – talmente grandi da poter inglobare l'intero pianeta Terra – è comparso infatti un ponte di luce (light bridge), una struttura luminosa e filamentosa.

Come spiegato dall'Associazione delle Università per la Ricerca in Astronomia (AURA), “si ritiene che i ponti di luce siano il segno dell'inizio della disgregazione di una macchia solare, che alla fine si romperà”. Ma non sempre le cose vanno così, spiega il dottor Phillips. “La natura dei ponti di luce non è del tutto compresa. Spesso annunciano la rottura di una macchia solare, ma non sempre. Alcune ricerche suggeriscono che i campi magnetici alla base di un ponte di luce siano impegnati ad attraversarsi e riconnettersi, lo stesso processo esplosivo che innesca le potenti esplosioni solari”, ha evidenziato su Spaceweather.com.

La macchia solare AR 4079 risulta insolitamente quieta. Credit: Spaceweather.com
La macchia solare AR 4079 risulta insolitamente quieta. Credit: Spaceweather.com

In altri termini, la comparsa di questo ponte di luce su AR 4079 suggerisce che il nucleo primario della macchia solare possa esplodere, dando vita a un potentissimo brillamento solare con tutti i rischi annessi (dato che la macchia sta puntando direttamente la Terra), oppure che possa “disgregarsi silenziosamente”. Al momento non sappiamo cosa succederà. “La comparsa di un ponte luminoso di solito significa che qualcosa sta per accadere”, chiosa comunque il dottor Phillips. Non possiamo far altro che continuare a monitorare la macchia solare e attendere la sua ulteriore evoluzione. In caso di fenomeno esplosivo, potremmo aspettarci una tempesta solare significativa, con aurore boreali e SAR potenzialmente visibili anche in Italia e possibili blackout di vario tipo.

30 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views