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Il Tar del Lazio restituisce la scorta al Capitano Ultimo, l’uomo che arrestò Totò Riina

Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che catturò Totò Riina nel 1993, potrà nuovamente beneficiare di un servizio di scorta: ieri ignoti avevano dato fuoco a un’auto rubata di fronte alla sua abitazione. Un gesto interpretato come un’intimidazione mafiosa.
A cura di Davide Falcioni
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Il Tar del Lazio ha "restituito" la scorta al colonnello Sergio De Caprio, il Capitano Ultimo che catturò Totò Riina nel 1993. Il Tribunale amministrativo regionale, secondo quanto appreso dall'ANSA, ha infatti accolto il ricorso presentato da De Caprio contro il Ministero dell'Interno per l'annullamento, previa sospensiva, di tutti gli atti relativi alla revoca della misura di protezione, disposta il 3 settembre scorso. Il ricorso verrà trattato nel merito l'11 giugno prossimo.

La necessità di valutare nuovamente l'attivazione di un servizio di protezione al militare che ha arrestato il "Capo dei Capi" di Cosa Nostra era emersa per l'ultima volta ieri, quando ignoti avevano dato fuoco a una macchina di fronte alla falconeria e alla casa famiglia gestita dall'associazione volontari Capitano Ultimo, diretta proprio dall'ufficiale dei carabinieri. La vettura – un'Audi – era stata parcheggiata la notte precedente in via della Mistica, nella periferia romana, di fronte alla falconeria di De Caprio, in una zona ai margini della città, in aperta campagna, dalla quale ignoti non avevano avuto alcuna difficoltà ad allontanarsi dopo aver agito indisturbati. Al momento del rogo dell'automobile – risultata poi rubata – nella casa famiglia erano ospitati nove bambini, tutti provenienti da condizioni di estrema marginalità sociale, oltre al personale dell'associazione che se ne prende cura.

L'incendio è stato interpretato come un'intimidazione dallo stesso De Caprio, che dal 3 settembre è sprovvisto di scorta per "mancanza di segnali di concreto pericolo". "Un avvertimento? Questo sicuramente lo valuteranno il prefetto di Roma Paola Basilone e gli esperti dell'Ucis che sanno leggere molto bene i segnali concreti di pericolo. Noi, invece, leggiamo chiaramente in quello che è successo un segnale di assenza di sicurezza per i cittadini", ha dichiarato Ultimo, che dopo un passato nei Ros e nel Noe, ora è in forze al Comando carabinieri forestali, nel Reparto biodiversità e parchi.

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