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Il Papa va all’ostensione della Sindone: ma è veramente il sudario di Cristo?

Francesco sarà a Torino in occasione dell’ostensione della primavera del prossimo anno. Continua, intanto, il dibattito sulla veridicità storica del lenzuolo in cui, secondo i cristiani, venne deposto Gesù dopo la morte. Eppure ci sono aspetti che neppure gli scienziati riescono a spiegare…
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La Sacra Sindone.
La Sacra Sindone.

“Sono lieto di annunciare che, a Dio piacendo, il 21 giugno prossimo mi recherò in pellegrinaggio a Torino per venerare la Sacra Sindone e onorare San Giovanni Bosco, nella ricorrenza bicentenaria della sua nascita”. Lo ha annunciato ai fedeli riuniti per la consueta udienza generale del mercoledì papa Francesco. Il pontefice ha, subito dopo, salutato l’arcivescovo di Torino Cesare Nosiglia ed il sindaco Piero Fassino, presenti nell’aula Paolo VI del Vaticano.

L’ostensione della Sacra Sindone avverrà dal 19 aprile al 24 giugno 2015 nella cattedrale di Torino, dove si trova per volontà dei Savoia, che ne erano proprietari prima di donarla al Papa, e sarà un momento importante per tutta la cristianità. La Sindone, infatti, è considerata dai credenti il vero sudario in cui avvolto Gesù Cristo dopo la sua morte. Si tratta di un lenzuolo di lino su cui è impressa l’immagine di un uomo morto in seguito a torture ed alla crocifissione. Nel corso dei secoli si sono sprecate le discussioni se si tratti di un reperto storico reale o di un falso creato ad arte e su questo gli esperti dibattono ancora oggi e l’analisi dei fatti è così complessa, al punto da meritare l’esistenza di una nuova branca scientifica definita “sindonologia”. Finora, storici, archeologi, medici, esegeti fisici, chimici, informatici non sono ancora arrivati ad una conclusione chiara.

Nel 1988 uno studio congiunto di laboratori di Oxford, Zurigo e Tucson aveva creato scandalo, datando la creazione della Sindone al Medioevo, basandosi su un esame effettuato con il carbonio 14, capace di stabilire l’età di un reperto. Per questo studio, la Sacra Sindone risaliva ad un periodo compreso tra il 1260 ed il 1390. Studi successivi, però, hanno provato che l’analisi precedente si fondava su un errore di fondo: era stata, infatti, valutato un pezzo della Sindone che altro non era che un rattoppo successivo e non un lembo del tessuto originario.

Il professor Giulio Fanti, nel 2013, ha chiarito che la Sindone è del primo secolo dopo Cristo. Dunque, anche se non è certo che il corpo rimasto impresso sul telo sia quello di Gesù, sicuramente appartiene ad un uomo vissuto all’epoca di Gesù. Ma come è possibile che una immagine così nitida sia rimasta impressa su un telo? Una spiegazione scientifica, ma fino ad un certo punto, l’ha data l’Enea, uno dei principali studi di ricerca italiana: l’unica opzione possibile è che il telo sia stato colpito da un lampo di straordinaria intensità che avrebbe lasciato l’immagine sul lenzuolo. Mentre i tecnici non sanno spiegare come ciò sia stato possibile in assenza delle tecnologie note nel Ventunesimo secolo, quel lampo per i credenti assume  un solo possibile nome: Resurrezione.

Sul rapporto tra scienza e fede rispetto alla veridicità storica della Sindone si espresse in maniera chiarissima Giovanni Paolo II nel corso della sua visita a Torino, in occasione di un’altra ostensione, il 24 maggio 1998.  Non trattandosi di una materia di fede, la Chiesa non ha competenza specifica per pronunciarsi su tali questioni. – spiegò il santo – Essa affida agli scienziati il compito di continuare ad indagare per giungere a trovare risposte adeguate agli interrogativi connessi con questo Lenzuolo che, secondo la tradizione, avrebbe avvolto il corpo del nostro Redentore quando fu deposto dalla croce. La Chiesa esorta ad affrontare lo studio della Sindone senza posizioni precostituite, che diano per scontati risultati che tali non sono; li invita ad agire con libertà interiore e premuroso rispetto sia della metodologia scientifica sia della sensibilità dei credenti. Ciò che soprattutto conta per il credente è che la Sindone è specchio del Vangelo.”

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