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Il marito (in carcere) della donna uccisa a Trapani: è stata la mia amante

Salvatore Savalli, accusato di aver ucciso Maria Anastasi, finalmente parla e, interrogato dai magistrati, dà la colpa alla sua amante che a sua volta lo aveva incastrato con la sua confessione. Lui resta in carcere, lei è indagata.
A cura di Susanna Picone
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Salvatore Savalli, accusato di aver ucciso Maria Anastasi, finalmente parla e, interrogato dai magistrati, dà la colpa alla sua amante che a sua volta lo aveva incastrato con la sua confessione. Lui resta in carcere, lei è indagata.

L’omicidio di Maria Anastasi avvenuto a Trapani mercoledì scorso rischia di trasformarsi in una guerra tra i due principali protagonisti di questa terribile storia. Della morte della donna incinta, madre di tre figli, era stato subito sospettato il marito, Salvatore Savalli, che ben presto era stato fermato dalle forze dell’ordine e smentito dai suoi figli nelle sue versioni. Poi, stremata dall’interrogatorio, la sua amante aveva fornito una confessione accusando l’uomo di aver prima ucciso sua moglie per poi averle dato fuoco, tutto dinanzi ai suoi occhi. Lei, Giovanna Purpura, fino ad oggi non era stata indagata, al contrario il suo atteggiamento era stato considerato “collaborativo”. Ma dall’interrogatorio in carcere di oggi di Savalli è emersa una nuova verità che rimette tutto in discussione.

Il marito finalmente parla e accusa la sua amante –  Savalli, che nei giorni scorsi si era avvalso della facoltà di non rispondere, ha infatti accusato a sua volta la donna che aveva portato a vivere con la sua famiglia dicendo che è stata lei ad uccidere sua moglie e cercando così di scaricare da sé ogni responsabilità dichiarandosi estraneo all’omicidio. Dopo l’interrogatorio, e proprio per le parole di Savalli, anche la sua amante è rientrata nel registro degli indagati: “un atto dovuto”, secondo il procuratore capo Marcello Viola. Intanto ora per Savalli, al quale è stata convalidata la custodia in carcere, l’accusa è diventata di omicidio premeditato con l’aggravante della crudeltà. Oggi pomeriggio era anche previsto l’esame autoptico sul corpo di Maria Anastasi: i medici, in particolare, devono scoprire se effettivamente la donna sia stata bruciata quando era ancora in vita.

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