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Il giallo dello sciatore restituito dal ghiacciaio dopo 60 anni: Polizia lancia appello su Fb

Dopo anni di ricerca e analisi sui resti, la polizia ha deciso di diffondere le foto dell’equipaggiamento dello sciatore senza nome ritrovato in Valtournenche, in Valle D’Aosta, nella speranza che qualcuno possa riconoscere in quegli oggetti una persona cara e dargli finalmente una identità.
A cura di Antonio Palma
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Scomparso nel nulla mentre sciava sulle montagne della Valle D'Aosta più di sessanta anni fa ma da allora sembra che nessuno lo abbia più reclamato . È il mistero che avvolge la morte di un uomo probabilmente esperto sciatore e benestante, il cui corpo senza vita è stato trovato per caso in Valtournenche dopo che il ghiacciaio che lo aveva avvolto lo ha restituito alla vista nel 2005. Da allora si è cercato in tutti i modi di dare un nome alla vittima, scandagliando le denunce di scomparsa dell'epoca e poveri resti ritrovati in alta montagna ma nessuno ha saputo dare un identità certa all'individuo in tutti questi anni tanto che ora la polizia ha deciso di diffondere le foto dell’equipaggiamento dello sciatore senza nome, nella speranza che qualcuno possa riconoscere i quegli oggetti una persona cara.

"Aiutateci a dare un volto e un nome allo sciatore ritrovato nel 2005 a 3.100 metri di altezza sul Cervino in Valle D’Aosta. I suoi resti sono venuti alla luce dopo lo scioglimento del ghiacciaio in Valtournenche e la Polizia scientifica torinese, guidata dal vice questore Sabrina Castelluzzo, raccolti i reperti, li ha inseriti nella banca dati delle persone scomparse" ha scritto la polizia su Facebook, ricordando: "Gli indizi sono tanti ma non c’è nessun riscontro, nemmeno a livello internazionale, con le persone di cui è stata denunciata la scomparsa. Eppure di lui sappiamo tanto: M.M. è un uomo di 30 anni, alto 1,75, morto negli anni ’50, miope, esperto sciatore e benestante". La polizia ha hanno ricostruito il suo profilo genetico attraverso l’estrazione del Dna dai denti molari e dall’osso del piede rinvenuti. Da questi, con la conferma del medico legale, si sono potute accertare anche l’età e l’altezza.

Dopo una pausa alle indagini, le ricerche erano state riaperte grazie ai risultati di una analisi scientifica e tecnica condotta dalla polizia scientifica di Torino sia sui resti dell'uomo sia tra gli archivi storici dei giornali dell’epoca e della polizia. "Ci sono tanti elementi che ci hanno aiutato a dare una descrizione precisa dell’uomo che all’epoca della morte doveva avere circa 30 anni" ha spiegato a Repubblica Valter Capussotto che si sta occupando del caso. L'uomo era stato ritrovato il 22 luglio del 2005 a quota 3100 metri, su un ghiacciaio in località Cime Bianche. Le attenzioni degli inquirenti si sono concentrate soprattutto sulle iniziali  M.M. ricamate sulla sua camicia verde militare e sull'attrezzatura in possesso dell'uomo.

Gli abiti e l'equipaggiamento indossati dal misterioso sciatore, altro circa un metro e settantacinque, dicono che l’uomo era benestante. Aveva infatti un paio di sci Rossignol Olimpique numero 7200-210 e bastoncini in metallo e non in bambù, un lusso per l’epoca, e un orologio Omega con seriale 11666171 destinato alle colonie francesi, altro sintomo che aveva i mezzi economici, che risulta venduto l'8 febbraio 1950. Addosso inoltre aveva un carnet da 60 corse per la funivia Breuil-Plan e occhiali da miope. Fondamentale per datare la sua morte anche una moneta da cinque lire trovata nella tasca dei pantaloni da sci: era stata coniata tra il 1946 e il 1950 ed è a quell’epoca che potrebbe risalire la morte.

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