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Hitler, statua rimossa dalla Biennale: il dittatore è ancora un tabù?

La statua raffigurante il dittatore tedesco avrebbe dovuto far parte della Biennale di arte contemporanea prevista alla Fortezza da Basso di Firenze. L’artista Emiliano Corrado denuncia la censura.
A cura di Redazione Cultura
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"Him" di Maurizio Cattelan. La statua di Hitler bloccata a Fortezza da Basso è di Emilio Corrado
"Him" di Maurizio Cattelan. La statua di Hitler bloccata a Fortezza da Basso è di Emilio Corrado

Una statua, raffigurante Adolf Hitler, era stata prima ammessa alla "Florens, Biennale internazionale di arte contemporanea" con lavori di centinaia di artisti da tutto il mondo alla Fortezza da Basso di Firenze, poi è stata bloccata. A denunciare l'accaduto, definendola un'azione di censura, il creatore dell'opera, Emiliano Corrado.

L'opera, come sottolineato dall'artista, era stata realizzata sotto forma di provocazione e sarebbe dovuta entrare a far parte della mostra tra meno di un mese. A dimostrazione di ciò, Corrado aveva realizzato un manufatto raffigurante un centauro con il torso di Adolf Hitler, con tanto di svastica tatuata sul petto e zampe blu con le stelle dell'Unione Europea.

Secondo gli organizzatori, quel centauro di dittatore, non ha il diritto di stare nella mostra alla Fortezza da Basso, perché "può risultare offensiva per le confessioni giudaico-cristiane e per chi porta le ferite dei tragici eventi della seconda guerra mondiale". Dopodiché, ecco scattata la denuncia di censura. Emiliano Corrado ha affidato la sua denuncia a La Nazione di Firenze: : "Per esporre tre tele e una scultura compresa quella ‘incriminata' ho sborsato 4mila euro a copertura dell'affitto del locale".

Il problema, quindi, è economico, oltre che estetico. A un mese dall'esposizione,  ha continuato Corrado, "la curatrice della mostra mi ha inviato una mail dove si diceva che l'opera non era conforme al tema della mostra, incentrato sul rapporto tra creatività e sostenibilità ambientale e sul rapporto fra culture diverse".  A questo punto, stante il diritto della Biennale di decidere cosa esporre e cosa no, resta il dubbio che la non conformità al tema, soprattutto in campo artistico, di cosa possa essere davvero "conforme" e soprattutto sulle sue ragioni d'essere. Possibile che, dopo oltre settant'anni, il dittatore tedesco resti ancora un tabù?

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