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Gran Bretagna: a Londra arriva il primo vescovo donna

Per la prima volta dopo 132 vescovi uomini, la chiesa anglicana nomina una donna a capo della diocesi di Londra: l’ex infermiera 55enne Sarah Mullally.
A cura di Antonio Palma
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A Londra arriva il primo vescovo donna. La Chiesa anglicana d'Inghilterra infatti ha scelto per la prima volta una donna al vertice della diocesi della capitale nominando Sarah Mullally, 55enne ex infermiera che lascia il suo posto di vescovo di Crediton, nel Devon, per rimpiazzare il reverendo Richard Chartres, ritiratosi a febbraio per ragioni di età. La designazione fatta dalla gerarchia ecclesiastica ha avuto l'ok della regina Elisabetta, formalmente  a capo della confessione anglicana, e Downing Street lunedì sera ha ufficializzato il cambio la vertice. Come detto, nel Paese non è un novità una donna vescovo visto che La Chiesa d'Inghilterra ha dato il via libera all'ordinazione episcopale femminile già nel 2014, ma è la prima volta a Londra dopo 132 vescovi uomini.

Londra  infatti è la terza sede per prestigio dopo quella di Canterbury, al cui vertice vi è il primate anglicano, e quella di York, entrambe finora sempre guidate da uomini. Infermiera di professione, il neo vescovo di Londra era funzionaria statale nel Dipartimento della salute prima dell’ordinazione sacerdotale avvenuta nel 2001. Nel 2015 Sarah Mullally fu nominata poi vescovo di Crediton dove è rimasta fino ad ora. "È un grande onore essere nominata alla sede di Londra. Avendo vissuto e lavorato a Londra per oltre 32 anni, il pensiero di tornare qui è come andare a casa" ha dichiarato Sarah dopo la nomina.

Le prime congratulazione sono arrivate dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby cheha dichiarato: "Essendo una delle prime donne consacrate come vescovo nella Chiesa d’Inghilterra, non solo ha tracciato una pista per gli altri, ma ha anche coltivato i principi della reciproca accoglienza che continuerà a dare frutti a Londra”. "Mi viene spesso chiesto come sia stato avere due carriere, prima nel Dipartimento della sanità e ora nella Chiesa. Preferisco pensare di avere sempre avuto una sola vocazione: seguire Gesù Cristo, conoscerlo e farlo conoscere, cercando sempre di vivere con compassione al servizio degli altri, sia come infermiera, sia come sacerdote o vescovo. Avere ora l’opportunità di farlo in questa città è un meraviglioso privilegio” ha sottolineato il vescovo di Londra

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