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Gilet gialli in marcia su Parigi: domani chiuse Torre Eiffel e Louvre, blindati in strada

I gilet gialli si apprestano a scendere in strada per il quarto sabato consecutivo: a Parigi chiusi alcuni monumenti simbolo, ma anche scuole, banche e negozi. Ai manifestanti che protestano contro il caro vita si aggiungeranno gli studenti.
A cura di Davide Falcioni
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Per il quarto sabato consecutivo i gilet gialli francesi si apprestano a scendere in strada a Parigi: quella di domani sarà una nuova giornata di mobilitazione nella capitale francese, dove sono attese migliaia di manifestanti e dove anche alcuni dei monumenti più importanti saranno chiusi al pubblico. Tra questi anche la Torre Eiffel: secondo la società che ne gestisce gli afflussi turistici, infatti, "le manifestazioni annunciate non permettono di ospitare i visitatori in buone condizioni di sicurezza". Chiusi anche il Louvre e alcuni importanti teatri, così come tutti i negozi e bar sui Campi Elisi.

Le proteste dei gilet gialli tuttavia non riguarderanno solo Parigi, bensì tutte le principali città francesi: 89mila uomini delle forze dell'ordine saranno chiamati a intervenire, 8mila dei quali solo a Parigi. "Nella capitale sarà introdotta una decina di mezzi blindati come parte delle misure eccezionali per contenere il rischio di violenze", ha annunciato il premier Édouard Philippe. Il timore che possano esserci disordini tuttavia è molto alto, e d'altro canto le manifestazioni delle scorse settimane non lasciano presagire un clima pacifico. Proprio per questo resteranno chiusi la Tour Eiffel, l'Opera, il Louvre, il Museo d'Orsay e quasi tutti gli altri musei e teatri. La prefettura ha invitato i negozi degli Champs-Élysées ad abbassare le saracinesche, ma anche in molte scuole, giardini e soprattutto banche è stata ordinata la chiusura. Persino alcune partite di calcio della Ligue 1, fra cui quella del Paris Saint-Germain in casa contro il Montpellier, sono state rimandate.

Nel frattempo la protesta dei gilet, iniziata contro gli aumenti del prezzo del carburante, si sta espandendo ad altre categorie con rivendicazioni diverse: tra queste anche gli studenti, che scenderanno in piazza contro la riforma dell'esame di maturità e del sistema di selezione per l'ingresso all'università che ha coinvolto oltre 200 istituti che sono stati bloccati.

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