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“Gas radioattivo nelle scuole”, a Taranto scatta la protesta delle mamme

I rilievi dell’Arpa nei quartieri vicino l’Ilva hanno riscontrato livelli di gas radon in concentrazioni molto oltre il limite tanto da far scattare la chiusura di alcune aule della locale scuola. I genitori dei bimbi ora chiedono notizie e provvedimenti immediati da parte del comune pugliese che è proprietario degli immobili.
A cura di Antonio Palma
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Non bastavano i problemi dell'inquinamento causato dall'Ilva, gli abitanti del già martoriato quartiere Tamburi di Taranto ora devono fare i conti anche con il pericolo Radon, il gas radioattivo che, in elevate concentrazioni e dopo lunghe esposizioni, può diventare cancerogeno.  Il monitoraggio effettuato dai tecnici dell'Arpa in applicazione di una specifica legge regionale, infatti, ha scoperto che nei pressi delle scuole locali il limite di concentrazione stabilito da una recente direttiva europea è stato abbondantemente superato tanto da richiedere la chiusura di 8 aule di tre plessi scolastici del quartiere. Una situazione che ha allarmato i genitori dei piccoli alunni che nelle scorse ore hanno manifestato davanti all'istituto e poi nell'atrio del Comune, contestando il sindaco per i mancati avvisi.

Come ha rivelato in una intervista il direttore regionale dell’Agenzia per la protezione ambientale, Vito Bruno, l'Arpa aveva già inviato a luglio i dati dei rilevamenti durati un anno ma dal comune nel frattempo non hanno preso ancora nessun provvedimento e alla vigilia della ripresa delle lezioni le aule resteranno chiuse. "Ci sono casi in cui i superamenti sono piuttosto significativi, in particolare in 8 aule, e altri dove il superamento sussiste ma non è altrettanto significativo. Comunque il superamento prevede comunque interventi finalizzati al risanamento" ha spiegato il dirigente Arpa, aggiungendo: "Abbiamo segnalato gli esiti del monitoraggio al Comune, che è proprietario degli immobili, e ora tocca a loro intervenire per risanare l'ambiente".

In zona  sarebbero stati riscontrati  concentrazioni di gas da 800 a 1000 becquerel per metro cubo quando il limite è 300. "Non bisogna fare allarmismo il radon è un materiale naturalmente presente nel terreno e, proprio per questo, la Regione Puglia ha avviato un monitoraggio sull'intero territorio"  hanno spiegato Dall'arpa, sottolineando che bastano pochi accorgimenti  per mettere in sicurezza le scuole come interventi di isolamento della pavimentazione e di aerazione.  I  genitori però vorrebbero certezze su quando saranno effettuati i lavori e sulle altre aule non chiuse. La questione sarà affrontata nella mattinata di mercoledì nel corso di una riunione a cui parteciperà una delegazione di genitori, il dirigente scolastico del pelsso scolastico Vico-De Carolis, rappresentanti dell'Arpa, dell'Asl e il sindaco Melucci. "La segnalazione è pervenuta ai nostri Uffici Tecnici all’incirca un mese fa e ci si sta attivando per completare le procedure di monitoraggio e studiare eventuali soluzioni, all’interno di una norma che complessivamente assegna un termine di ben un anno e quattro mesi ai fini dell’ipotetico intervento", per questo "Non si comprende francamente l’agitazione" spiegano dal Comune

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