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La marcia a Roma in ricordo di Emanuela Orlandi
Organizzata dal fratello Pietro, in tantissimi sono arrivati a Roma per marciare e chiedere verità per la cittadina vaticana scomparsa misteriosamente nel giugno del 1983. I partecipanti, in piazza San Pietro, hanno invocato il suo nome ma il Papa, nel suo angelus, non ha citato la ragazza scatenando la contestazione dei presenti delusi.

La testa del corteo di Roma è aperta dalle parole «Verità e giustizia». A far crescere l\'interesse per la giovane scomparsa nel 1983 è stata negli ultimi mesi una petizione on line lanciata ad ottobre e indirizzata al pontefice.

La marcia è partita dal Campidoglio, dove sul palazzo Senatorio è stato srotolato un grande striscione con la foto della giovane e la scritta «Verità per Emanuela Orlandi».«In questa foto c\'è il sorriso di tante altre persone a cui la malvagità umana ha negato la possibilità alla vita - ha commentato Pietro Orlandi - oggi marciamo per la dignità di questo paese e per la credibilità della Chiesa».

In piazza del Campidoglio il manifesto è stato srotolato alla presenza del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, del sindaco della Capitale Gianni Alemanno e dell\'ex primo cittadino Walter Veltroni. Tutti accanto a Pietro Orlandi per ricordare Emanuela.

E\' ciò che si chiede per Emanuela Orlandi, ormai a 29 anni dalla sua misteriosa scomparsa. In tanti sono arrivati da tutta Italia per aderire alla marcia in suo ricordo. Il corteo si è poi concluso a San Pietro poco prima delle 12, dove i manifestanti hanno assistito all\'Angelus di Benedetto XVI.

L\'immagine di Emanuela Orlandi era ovunque nelle strade di Roma, sulle magliette e gli striscioni dei partecipanti alla marcia. Tanti i palloncini bianchi lasciati andare nel cielo per la cittadina del Vaticano.

Poiché il Papa, nel suo angelus, non ha citato nei saluti il nome della ragazza scomparsa, è scattata la contestazione da parte dei manifestanti, che hanno urlato «vergogna» e gridato più volte il nome della donna scomparsa.

Tanti i partecipanti alla marcia rimasti delusi e arrabbiati per le mancate parole di Benedetto XVI: \"Torniamo a casa delusi - hanno detto in tanti - perché c\'è una famiglia che soffre e un mistero che non trova pace\".

La delusione per il silenzio del Papa su Emanuela è stato oggetto anche delle dichiarazioni del fratello Pietro, organizzatore della giornata odierna: “Non capisco perché non vogliono capire, credo che il Papa sia sempre più solo. Gli stanno facendo terra bruciata attorno e anche oggi gli avranno impedito di parlare di Emanuela”.
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