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Ferrovie dello Stato: “Le linee ferroviarie devono dare priorità all’alta velocità”

Trenitalia starebbe pensando di dare priorità ai treni dell’alta velocità rispetto a regionali e intercity. Questo è quanto emerge da un documento di cui è entrato in possesso Repubblica.
A cura di Maurizia Marcoaldi
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Cattive notizie per i viaggiatori di regionali e intercity. Trenitalia starebbe pensando di dare priorità ai treni dell’alta velocità a discapito delle linee tradizionali. Stando a un documento, di cui è in possesso Repubblica, l’azienda vorrebbe ridurre la soglia di ritardo dei treni alta velocità a un massimo previsto da 15 a 5 minuti e per farlo gli altri treni dovranno dare la precedenza. In specifico se un treno dell’alta velocità dovesse rischiare di arrivare in stazione con più di 5 minuti di ritardo, allora i regionali e intercity dovrebbero dare la precedenza. Stando sempre al documento, la sperimentazione in tal senso sarebbe stata già avviata dal 1 ottobre sui binari della Firenze-Roma.

Sembrerebbe che una circolare interna sia stata inviata da Rete ferroviaria Italiana, che gestisce l’infrastruttura e il traffico dei treni delle Ferrovie, alle sale operative dell’azienda. Interessati dalla circolare non solo le Frecce, ma anche Italo.

A rimetterci sarebbero però i pendolari toscani. Le proteste sono state accolte dal Comitato pendolari Valdarno Direttissima che con i Deputati del Valdarno hanno deciso di portare il caso alla Camera. Infatti i deputati Samuele Segoni e Massimo Artini presenteranno un’interrogazione in Parlamento per avere chiarimenti dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio.

Rete ferrovia italiana in una nota spiega: "Partendo dal presupposto che l’obiettivo prioritario del gestore della circolazione è limitare quanto più possibile gli scostamenti dei treni dalle proprie tracce orarie assegnate, Rfi ha deciso di introdurre un ulteriore indicatore di qualità, al momento in via di sperimentazione, considerando la puntualità dei treni a mercato non solo entro i 15 minuti (come previsto dalle norme europee) ma anche entro i 5 minuti di arrivo nella stazione di destinazione finale. L'applicazione delle nuove norme non implica un peggioramento delle performance dei regionali, e le stesse norme prevedono verifiche periodiche per valutare i risultati e gli effetti sulle altre tipologie di convogli e per introdurre eventuali ulteriori miglioramenti alla gestione del traffico ".

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