Etna, dopo l’eruzione continua lo sciame sismico: terremoti anche nella notte di Natale

Non si fermano le scosse in Sicilia, vicino all'Etna: lo sciame sismico iniziato nella mattinata di lunedì 24 dicembre è proseguito per tutta la giornata e anche nella notte di Natale. Decine le scosse di terremoto registrate, tra cui alcune di magnitudo più alta nella serata di ieri. L’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) ha registrato un terremoto di magnitudo 4 alle 20:26 di ieri sera, con ipocentro a soli due chilometri di profondità ed epicentro a 7 chilometri a nordest di Ragalna, in provincia di Catania. Un’altra di magnitudo 4.3 era stata invece registrata nel pomeriggio di ieri, alle 17:50, con epicentro a 6 chilometri a da Zafferana Etnea, sempre in provincia di Catania. Molte anche le scosse con magnitudo intorno al 3.
L’aeroporto di Catania Fontanarossa è stato riaperto, ma con limitazioni operative, nella mattinata di oggi, martedì 25 dicembre. Da ieri lo scalo ha subito chiusure dello spazio aereo a causa dell’attività eruttiva dell’Etna. In mattinata, comunque, sono consentiti solamente un massimo di quattro movimenti aerei l’ora. Non ci sono comunque partenze previste, quindi ora potranno arrivare quattro aerei l’ora. L'aeroporto è tornato operativo dalle ore 13: riaperti tutti i settori dello spazio aereo, secondo quanto deciso dall'unità di crisi.
La zona maggiormente colpita dalle scosse, durante tutta la notte, è stata quella di Zafferana Etnea: qui dalla mezzanotte alla prima mattinata sono state registrate cinque scosse, di cui due con epicentro Regalna. Ieri le scosse che hanno colpito la zona del catanese sono state accompagnate da esplosioni e da una nuova eruzione dell’Etna che ha provocato una lunga nube di fumo e cenere nei cieli. Molte le foto scattate dagli abitanti di tutta la zona. Secondo gli esperti, l’eruzione ha aperto una frattura eruttiva alla base del cratere di sud-est.