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Guerra in Ucraina

Zelensky respinge tregua di 3 giorni offerta da Mosca per il 9 maggio, droni russi contro Kiev: 2 minori feriti

Continuano le tensioni tra Russia e Ucraina, in vista della parata del 9 maggio a Mosca, Giorno della Vittoria. Zelensky ha avvisato i leader mondiali che presenzieranno alla celebrazione: “Sarebbe meglio per voi restare a casa”. La replica cel Cremlino: “Se ci sarà una vera provocazione il Giorno della Vittoria, nessuno potrà garantire che Kiev vivrà fino al 10 maggio”. E intanto proseguono i bombardamenti su Kiev e sul resto del Paese.
A cura di Annalisa Cangemi
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AGGIORNAMENTO: Ancora attacchi di droni russi nella notte contro la capitale Ucraina, Kiev, secondo quanto confermato dall'amministrazione militare della città via Telegram. Almeno 11 persone sono rimaste ferite, tra cui due minori, di 14 e 17 anni. Colpiti i quartieri di Sviatoshynskyi, Obolonskyi e Shevchenkivskyi.

Diverse esplosioni sono state sentite poco dopo la mezzanotte provocate da droni che hanno colpito diverse case e veicoli in varie zone della capitale.  I detriti dei droni hanno dato alle fiamme almeno sette veicoli e i piani superiori di un grattacielo. Nel distretto di Obolonskyi, il centro commerciale Dream Town risulta seriamente danneggiato.

"I primi soccorsi – scrive Kyiv Independent – sono stati inviati nei luoghi degli attacchi". Ma in tutto il Paese continuano a suonare le sirene dell’allarme. Anche nella giornata di venerdì si erano registrati in Ucraina bombardamenti russi, che hanno provocato morti e feriti civili a Kherson, e i droni russi hanno anche colpito una cinquantina di persone a Kharkiv.

Nelle ultime settimane Mosca ha intensificato i suoi raid contro i civili ucraini in diverse città, nonostante il presidente russo Vladimir Putin abbia proposto un cessate il fuoco di tre giorni per le commemorazioni del Giorno della Vittoria, dall'8 al 10 maggio. Proposta respinta dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, perché ritenuta una "messinscena teatrale" per alleggerire l'isolamento internazionale della Russia.

"Noi abbiamo già detto che siamo pronti ad accettare il mese di tregua proposto dagli americani. Può iniziare in ogni momento con l’obiettivo di porre fine alla guerra. Ma siamo seri, voi russi non siete affatto pronti a terminare l'invasione", ha detto il presidente ucraino spiegando che "non intende giocare, creando un’atmosfera piacevole per permettere a Putin di uscire dall’isolamento il 9 maggio".

La minaccia di Zelensky e la risposta del Cremlino

Poi, rivolgendosi agli ospiti stranieri di Putin che parteciperanno alla parata del 9 maggio a Mosca, durante la quale i russi celebrano l'anniversario (quest'anno l'ottantesimo) della vittoria sovietica nella Seconda Guerra Mondiale, ha detto: "Noi non possiamo affatto garantire la vostra sicurezza. Tocca ai russi. E probabilmente sarebbe meglio per voi restare a casa".

Secondo fonti ufficiali del Cremlino, alla parata del 9 maggio dovrebbero partecipare circa venti leader internazionali. Fra i nomi che circolano figurano il presidente cinese Xi Jinping, il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il leader venezuelano Nicolás Maduro e il presidente bielorusso Alexander Lukashenko. La stampa russa ha inoltre riferito di inviti estesi a India e Israele, ma al momento non sono arrivate conferme ufficiali da parte di questi governi.

A proposito del presidente cinese, che ha confermato che sarà in Russia dal 7 al 10 maggio, la presidenza russa ha fatto sapere che Xi Jinping prenderà parte anche ai colloqui bilaterali sullo "sviluppo di relazioni di partenariato globali e di interazione strategica" e sulle "questioni attuali dell’agenda internazionale e regionale".

"Si prevede che saranno firmati una serie di documenti bilaterali tra governi e ministeri", ha aggiunto il Cremlino.

Alle dichiarazioni del leader ucraino ha replicato la portavoce del Cremlino, Maria Zakharova, accusando Zelensky di minacciare i leader mondiali che intendono andare alla cerimonia del Giorno della Vittoria. Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo e fedelissimo di Putin, Dmitry Medvedev, ha risposto in modo durissimo: "Quel pidocchio (Zelensky, ndr) sa che, se ci sarà una vera provocazione il Giorno della Vittoria, nessuno potrà garantire che Kiev vivrà fino al 10 maggio".

Putin: "Armi nucleari? In Ucraina possiamo vincere senza"

La Russia ha abbastanza forze e mezzi per vincere in Ucraina e, auspicabilmente, senza usare armi nucleari. Il presidente russo Vladimir Putin lo ha dichiarato in un'intervista televisiva. "Volevano provocarci, costringerci a commettere errori. Ma non c'era bisogno di ricorrere alle armi cui lei ha fatto riferimento. E spero che non sarà necessario", ha detto Putin rispondendo a una domanda sul possibile utilizzo di armi nucleari. "Abbiamo abbastanza forze e mezzi per portare ciò che abbiamo iniziato nel 2022 alla sua logica conclusione, con il risultato desiderato per la Russia", ha sottolineato.

Forse ucraine colpiscono comando russo vicino a Bakhmut

L'aeronautica militare ucraina ha fatto sapere di aver attaccato e colpito un importante posto di comando russo vicino a Bakhmut, città ucraina da due anni sotto occupazione militare russa nel Donetsk, in Donbass. La notizia è stata data da Ukrinform, citando lo stato maggiore militare di Kiev.

"È stato confermato che l'aeronautica militare delle forze armate dell'ucraina ha recentemente inferto un colpo devastante al posto di comando della sesta divisione fucilieri motorizzata nemica nella zona di Bakhmut, territorio temporaneamente occupato della regione di Donetsk", si legge nel rapporto, nel quale si afferma anche che, a seguito dell'attacco, "la capacità delle truppe russe di esercitare il controllo in direzione di Pokrov è stata notevolmente ridotta".

"I dati sulle perdite nemiche sono in fase di chiarimento", scrive ancora Ukrinform. Ukrinform scrive anche che nelle ultime 24 ore si sono verificati 253 scontri tra le forze ucraine e quelle russe, in particolare in direzione di Pokrov, dove, secondo Kiev, sono stati fermati 113 attacchi nemici.

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