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Wikileaks: Il Giappone sapeva del rischio nucleare già due anni fa

L’International Atomic Energy Agency aveva rilevato già nel dicembre 2008 che le norme di sicurezza delle centrali nucleari erano obsolete e un forte terremoto avrebbe fatto gravi danni.
A cura di Biagio Chiariello
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Il Giappone era stato messo in guardia due anni fa sul fatto che le norme di sicurezza delle sue centrali nucleari non erano aggiornate e che un forte terremoto sarebbe stato un problema grave per le strutture. A rivelarlo è un nuovo cablo trapelato da Wikileaks. Il Paese è ora di fronte alla prospettiva di una fusione nucleare a seguito del terremoto e dello tsunami che hanno provocato migliaia di morti e dispersi e 600.000 persone evacuate.

Il Telegraph ha riferito che  l'International Atomic Energy Agency (IAEA) nel dicembre 2008 aveva rilevato che le norme di sicurezza erano ormai superate e un forte sisma avrebbe potuto rappresentare un "problema serio" per le centrali nucleari. Il governo giapponese promise che sarebbe stato effettuato un aggiornamento di sicurezza per tutti i suoi impianti nucleari, costruendo, in risposta, un impianto di sicurezza nella centrale di Fukushima progettato per resistere a scosse di magnitudo 7. Il terremoto che ha sconvolto il Giappone venerdì 11 marzo ha raggiunto gli 8,9 gradi di magnitudo.

Inoltre il cablogramma mostra come Tokyo, nel 2009, si oppose ad un ordine del tribunale di chiudere un altro impianto nucleare nel Giappone occidentale, che si riteneva non potesse resistere a forti terremoti. "L'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale reputa il reattore sicuro e che tutte le analisi di sicurezza sono state adeguatamente condotte," comunicarono i diplomatici americani. Tuttavia pochi mesi prima, nell'ottobre 2008, un deputato giapponese, Taro Kono, denunciò a funzionari Usa che il governo giapponese "insabbiava"gli incidenti nucleari.

Un altro cavo riferisce a Washington delle preoccupazioni locali per una nuova generazione di centrali elettriche giapponesi che riciclano  combustibile nucleare, la cui sicurezza è stata messa a repentaglio.

In questi giorni sono state diverse esplosioni nell'impianto di Fukushima, l'ultima delle quali, ieri, ha coinvolto il reattore quattro, diffondendo il panico nucleare in Giappone dopo che si è fatto largo la voce che lo scoppio aveva danneggiato la gabbia di protezione attorno al nocciolo del reattore, aumentando il rischio di fughe radioattive. I cablo di Wikileaks non fanno altro che mettere ulteriore pressione su Naoto Kan, il primo ministro del Giappone, che è stato assai criticato per la crisi a Fukushima.

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