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Guerra in Ucraina

Von der Leyen a Zelensky: “L’Ucraina fa parte della famiglia europea, vincerete questa guerra”

La presidente della Commissione europea in visita a Kiev ha detto a Zelensky di essere pronta a lavorare quotidianamente per accelerare il processo di adesione dell’Ucraina all’Ue: “Se lavoreremo assieme non sarà come al solito questione di anni ma di settimane”.
A cura di Tommaso Coluzzi
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"L'Ucraina fa parte della famiglia europea". Ursula Von der Leyen ci ha tenuto a dirlo direttamente al presidente Zelensky, incontrato oggi durante la sua visita a Kiev insieme all'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell. "Abbiamo sentito molto chiaramente la vostra richiesta e siamo qui per darvi una prima risposta positiva – ha annunciato la presidente della Commissione europea – in questa busta c'è l'inizio del vostro percorso verso l'Ue. In questa busta c'è il questionario per l'adesione all'Unione, che andrà compilato, poi si dovrà fare la raccomandazione al Consiglio Ue".

Von der Leyen si è rivolta direttamente a Zelenskt: "Siamo pronti a lavorare con voi 24 ore su 24, sette giorni su sette per compilare questo questionario – ha detto – E se lavoreremo assieme non sarà come al solito questione di anni ma di settimane". Secca la risposta del presidente ucraino: "E noi lo compileremo in una settimana", ha sorriso.

La presidente della Commissione ha lanciato un messaggio chiaro da Kiev, nella giornata in cui ha fatto visita anche a Bucha, teatro del massacro di civili che ha scatenato le reazioni di tutto il mondo: "Sono profondamente convinta che l'Ucraina vincerà questa guerra, che vinceranno la libertà e la democrazia – ha detto – Noi lavoreremo assieme all'Ucraina per ricostruirla, con investimenti e riforme. E tutto questo formerà il percorso dell'Ucraina verso l'Ue". Poi ha detto a Zelensky: "Ti prometto che ci prenderemo molta cura dei rifugiati ucraini in Europa, non meritano nulla di meno".

Zelensky, durante la conferenza stampa organizzata a Kiev dopo l'incontro tra i due, ha invece sottolineato: "Tutti devono essere uguali di fronte alla legge. L'Ucraina ha sempre supportato questo principio. A differenza della Federazione russa, non cerchiamo di influenzare col potere la Corte internazionale, perché siamo un Paese democratico, quindi vogliamo una corte indipendente". Poi si è detto convinto che "tutte le azioni da parte delle forze armate ucraine debbano essere eque e giuste, ma siamo sul nostro territorio e non abbiamo ucciso civili russi o bielorussi".

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