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USA, sparatoria a Indianapolis: due vittime, morto anche un ragazzo, minorenni armati di fucili d’assalto

Sparatoria nel centro di Indianapolis la notte dopo il 4 luglio: due morti, tra cui un minorenne, e cinque feriti. Recuperate armi da fuoco e fermate sette persone. Il capo della polizia Bailey accusa i genitori: “Troppi giovani lasciati senza controllo”. Alcuni di loro erano armati di fucili d’assalto.
A cura di Davide Falcioni
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Il giorno dopo le celebrazioni della festa dell'Indipendenza, Indianapolis si è svegliata segnata da una tragedia. Una sparatoria avvenuta nelle prime ore di questa mattina, intorno all'1:27 (le 7:27 in Italia), ha causato la morte di due persone e il ferimento di altre cinque, secondo quanto riferito dalla polizia locale.

L’episodio è avvenuto mentre gli agenti stavano già intervenendo in seguito a disordini scoppiati nel centro cittadino. Una delle vittime è morta sul posto, mentre la seconda è deceduta in seguito alle ferite riportate. Quattro feriti sono stati trasportati in ospedale, mentre un’altra persona si è recata autonomamente in una struttura sanitaria ed è attualmente in condizioni stabili. Il vice capo delle operazioni di polizia, Tanya Terry, ha precisato che tre delle vittime sono minorenni, compresa una delle persone decedute. Tuttavia, per ora non sono stati diffusi ulteriori dettagli sull’età o le condizioni degli altri coinvolti.

Le forze dell’ordine hanno recuperato numerose armi da fuoco e fermato almeno sette persone per interrogarle. Il capo della polizia, Chris Bailey, ha espresso forte preoccupazione per l’ondata di violenza che sta colpendo il centro di Indianapolis, soprattutto tra i più giovani. "Stanotte è morto un ragazzo. È inaccettabile", ha dichiarato Bailey durante una conferenza stampa.

Bailey ha anche sottolineato che durante la notte gli agenti hanno effettuato circa 20 arresti e sequestrato armi da fuoco in possesso di minorenni, incluso un fucile d’assalto nascosto nei pantaloni di uno di loro. Il capo della polizia ha puntato il dito contro la mancanza di supervisione da parte delle famiglie: "Non siamo noi i custodi dei vostri figli. Lo siete voi. I genitori e i tutor devono farsi avanti".

Secondo Bailey, migliaia di persone si erano riversate in centro per assistere ai tradizionali fuochi d'artificio del 4 luglio e se ne erano andate pacificamente. Tuttavia, gruppi di giovani sono rimasti in zona causando disordini sfociati poi nella violenza armata.

Quella di stanotte rappresenta la seconda ondata di violenza nel centro cittadino in appena due fine settimana consecutivi. Un fenomeno che riflette una tendenza allarmante nel Paese. Negli Stati Uniti, la violenza armata continua a essere un problema diffuso. Secondo i dati del Gun Violence Archive, dall'inizio dell’anno si sono già registrate 189 sparatorie di massa — definite tali quando almeno quattro persone vengono colpite da arma da fuoco — evidenziando la fragilità del sistema di controllo delle armi in molti stati americani.

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