USA, nuova sparatoria: uomo entra in ospedale e uccide 4 persone. La polizia: “Scena catastrofica”
A pochi giorni dalla strage alla Robb Elementary School di Uvalde, in Texas, in cui hanno perso la vita 19 bambini e due insegnanti per mano del 18enne Salvador Ramos, una nuova sparatoria ha causato negli Stati Uniti morte e dolore, riaccendendo per l'ennesima volta il dibattito sull'uso molto disinvolto delle armi da fuoco. Un uomo è entrato in un ospedale di Tulsa, in Oklahoma, e ha aperto il fuoco uccidendo quattro persone e ferendone altre dieci prima di suicidarsi. La strage è avvenuto al secondo piano del Natalie Medical Building, che si occupa prevalentemente di medicina sportiva, dell'ospedale St. Francis. Il killer è entrato in azione ieri pomeriggio e stando alle prime indiscrezioni nel suo mirino ci sarebbe stato inizialmente un medico specifico. Non è chiaro se lo abbia trovato o colpito, così come al momento non ci sono informazioni sulle vittime, anche se – secondo le prime ricostruzioni – fra queste ci sarebbe un'infermiera. L'assassino, un afroamericano fra i 35 e i 40 anni, imbracciava un fucile semiautomatico e aveva anche una pistola.
La polizia: "Scena catastrofica"
L'allarme è scattato nel pomeriggio di ieri, quando qualcuno ha allertato la polizia riferendo che c'era un uomo armato nel campus dell'ospedale. Gli agenti sono arrivati sul posto nell'arco di alcuni minuti e sono immediatamente intervenuti. "Nessun agente è rimasto ferito", ha spiegato la polizia parlando di una scena "catastrofica" ma limitata a una "porzione del secondo piano". L'incidente, avvenuto nel giorno del 101esimo anniversario del massacro di Tulsa, potrebbe essere collegato a un allarme bomba nelle ultime ore sempre nella città.
Troppe armi, il sindaco di New York valuta lo stato d'emergenza
L'ennesima sparatoria arriva mentre è in corso un importante dibattito sull'utilizzo armi dopo le stragi di Uvalde e di Buffalo. Nancy Pelosi, speaker della camera, ha assicurato che verranno presi provvedimenti forti. I democratici stanno valutando diverse misure, fra le quali anche il divieto delle armi d'assalto. Un'ipotesi aggressiva che non sembra comunque in grado di spuntarla in Congresso, dove i dem in Senato non hanno i numeri sufficienti per approvare neanche misure più deboli. Nel frattempo la situazione è così preoccupante che il sindaco di New York Eric Adams sta valutando l'ipotesi di dichiarare lo stato di emergenza per la violenza con armi da fuoco nella Grande Mela.