video suggerito
video suggerito

Usa, Corte Suprema dirà se il matrimonio gay è un diritto costituzionale

Il tribunale americano verso uno storico pronunciamento: deve esaminare le decisioni con cui è stato confermato il divieto delle nozze gay in Ohio, Michigan, Kentucky e Tennessee.
A cura di Susanna Picone
32 CONDIVISIONI
Immagine

Le nozze gay negli Stati Uniti approderanno sui banchi della Corte suprema. La massima giurisdizione del paese sarà chiamata a esprimersi infatti sulla costituzionalità dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. La discussione sulla questione delle nozze omosessuali sarà aperta nel mese di aprile e l’importante verdetto dei giudici è atteso entro la fine del mese di giugno.  Nello specifico, il tribunale Usa ha fatto sapere che valuterà i casi relativi ai divieti in vigore in Michigan, Kentucky, Ohio e Tennessee dopo un ricorso presentato presso il più alto organo giurisdizionale statunitense contro la sentenza di una corte d'appello. In questi Stati, e anche in altri dieci, i matrimoni gay sono ancora oggi vietati. I giudici costituzionali americani, che già nel 2013 abolirono la norma chiave del Defense of Marriage Act (Doma) secondo cui il matrimonio è solo quello tra uomo e donna, dovranno dunque stabilire se le nozze tra coppie dello stesso sesso siano un diritto da proteggere costituzionalmente. Si deve decidere se la Costituzione americana dovrà legittimare i matrimoni omosessuali oppure lasciare ai singoli stati la facoltà di legalizzarli o vietarli.

La Corte Suprema nel 2013 è intervenuta sul Doma – Da quando la Corte Suprema nel 2013 è intervenuta sul Doma, negli Stati Uniti è salito a 36 (rispetto ai dodici Stati di meno di due anni fa) il numero dei paesi in cui è legale il matrimonio gay, più il District of Columbia dove si trova la capitale federale Washington. I sondaggi più recenti confermano come la maggioranza dei cittadini sostenga i matrimoni tra persone dello stesso sesso. Finora però i nove giudici della Corte Suprema si erano rifiutati di deliberare sul tema e la stessa decisione attesa entro la fine di giugno, con i nove da sempre divisi, al momento non appare assolutamente scontata.

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views