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Covid 19

Uruguay, il caso del Paese quasi senza contagi nell’inferno Coronavirus in Sudamerica

L’America Latina è diventata epicentro del Coronavirus nel mondo, ma c’è un Paese che finora ha evitato la devastazione che imperversa nel resto della regione. Si tratta dell’Uruguay, dove si contano meno di 1000 casi di contagio e meno di 30 vittime per il Covid. Come ha fatto il Paese a vincere la sua battaglia contro il virus?
A cura di Susanna Picone
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Nel mondo i decessi legati alla pandemia di Coronavirus hanno superato quota 500.000. Gli Usa hanno registrato nelle ultime 24 ore altre 264 vittime mentre in Brasile, il Paese più colpito dell’America Latina e secondo al mondo per numero di morti e contagi, i morti in un giorno sono stati almeno 552. In America Latina, centro della pandemia globale di Coronavirus, preoccupano anche le situazioni in Perù e Cile, ma c’è un altro Paese che invece si è “salvato” dal Covid. È l’Uruguay, Paese dell’America meridionale che confina a nord col Brasile che non è stato messo in ginocchio dalla pandemia. Secondo gli ultimi dati aggiornati, in Uruguay sono solo 907 i casi di Coronavirus confermati ufficialmente mentre i morti per Covid-19 sono meno di 30. Qualcuno ha confrontato il caso dell’Uruguay a quello della Nuova Zelanda, un altro Paese che ha sconfitto la pandemia. Ma come ha fatto l’Uruguay con i suoi quasi 3.5 milioni di abitanti a combattere il Coronavirus?

In Uruguay la densità della popolazione è bassa e non ci sono grandi città

Come ricorda lo Spiegel, rispetto ad altri Stati dell’America meridionale l’Uruguay presenta numerosi vantaggi: mentre altrove gran parte della popolazione vive a stretto contatto in enormi metropoli come San Paolo o Città del Messico, in Uruguay c’è una sola grande città, la capitale Montevideo, che ha anche una piccola rete di trasporti che non “aiuta” il virus a diffondersi. Un’altra differenza è che se nel resto dell’America Latona oltre la metà dei dipendenti lavora nel cosiddetto "settore informale" – ovvero tutta la parte dell'economia che non è regolamentata da norme legali o contrattuali – in Uruguay questo accade solo per il 23 percento dei casi, percentuale più basso della regione.

Risultati positivi contro il Covid anche grazie ai cittadini responsabili

L’assistenza sanitaria nel Paese è gratuita e abbastanza efficiente e conta anche la fiducia della popolazione nelle istituzioni. Il governo ha potuto combattere l’epidemia anche grazie ai cittadini responsabili che hanno preferito restare a casa dopo i primi casi di contagio lo scorso marzo. L’Uruguay si è intanto mosso rapidamente col presidente Luis Alberto Lacalle Pou per attuare il distanziamento sociale, i test e la ricerca dei contagi nella comunità. Il Paese ha chiuso i confini quando i casi di coronavirus accertati erano appena 4 e sono state inizialmente chiuse anche le scuole e i centri commerciali. Ai cittadini le autorità hanno chiesto di indossare mascherine, mantenere le distanze, quando possibile lavorare da casa ma, a differenza del Perù, non è stato imposto alcun coprifuoco. Il governo ha poi deciso di riaprire le scuole: prima sono tornati in classe gli alunni nelle zone più isolate del paese e poi, su base volontaria, tutti gli altri. Ora sono di nuovo aperti anche la gran parte dei negozi.

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