Uragano Melissa, il racconto di un italiano a Cuba: “Abbiamo usato un machete per liberare le strade”

Continua la furia distruttiva dell'uragano Melissa. Non sono ancora stati stimati i danni in Giamaica e la tempesta si è già spostata verso Cuba. Nella mattina del 29 ottobre l'isola è stata colpita da venti che viaggiavano a 115 km/h, da forti piogge e da inondazioni.
"I danni sono enormi" ha raccontato a Fanpage.it Alessio, un italiano che dal 2019 risiede a Santiago de Cuba, dove gestisce un bed and breakfast. "Per fortuna l'occhio del ciclone è entrato a una cinquantina di chilometri dal centro della città dove vivo, ma comunque anche qui ci sono stati degli effetti".
Nella notte, per la paura, altri italiani che vivono a Santiago hanno raggiunto Alessio a casa sua, perché è leggermente più solida rispetto alle altre. Poi, al mattino, gli effetti dei venti sono stati brutali. "Sono caduti tantissimi alberi, che hanno bloccato le strade. Io e i miei vicini abbiamo tentato di liberarne alcune usando a turno un machete, per permettere almeno a eventuali mezzi di soccorso di passare".
Anche i pali della luce sono stati abbattuti dalla tempesta "e questo è un grosso problema. Io per esempio non ho un generatore autonomo, quindi la mia attività rimarrà senza corrente. Non so neanche se i clienti che dovevano venire confermeranno la prenotazione".
Alessio racconta che in casi simili l'isola è rimasta senza corrente anche per un mese. "Spero non sia così, perché attualmente la situazione a Cuba è già problematica per via del virus della dengue".
Intanto, Melissa ha colpito anche Haiti, dove piogge e inondazioni hanno causato almeno 20 vittime, tra cui 10 bambini, e un numero imprecisato di dispersi. Ora l'uragano è sceso di categoria, arrivando alla 3, e si sta spostando verso le Bahamas, dove si prevede che si abbatterà con venti fino a 170 km/h.