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Guerra in Ucraina

Ucraina, notte di esplosioni a Kiev e allarme aereo. Zelensky: “Mosca non sarà salvata dai droni”

Aggiornamenti di oggi, lunedì 29 maggio, della guerra in Ucraina: notte di esplosioni a Kiev, attivato allarme aereo in tutto il Paese. Zelensky: “Spravviveremo e porremo fine alla storia del dispotismo di Mosca”.
A cura di Ida Artiaco
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Nuove esplosioni sono state registrate la scorsa notte a Kiev, dopo l'attacco con droni avvenuto il giorno precedente. Il sindaco della Capitale ucraina, Vitali Klitschko, nel secondo assalto notturno russo alla città, ha dato l'annuncio tramite il suo canale Telegram, aggiungendo: "Abbiamo abbattuto un missile alle porte della città. La difesa aerea funziona!".

L'allarme aereo è scattato prima sulla Capitale e poi nel resto del Paese, secondo quanto riferito dai media ucraini citando i sistemi di monitoraggio e segnalando la minaccia di un attacco con droni d'attacco del tipo Sahed, e il decollo dalla Russia di aerei che trasportano missili.

Poco dopo la mezzanotte è stato diramato un avviso ai residenti, ai quali è stato consigliato di tenersi al riparo e dopo l'1.30 la mappa degli allarmi è diventata rossa in tutta l'Ucraina e si sono registrati attacchi in varie città.

E dopo l'attacco di questa notte, nuove forti esplosioni si possono udire a Kiev, dove l'allarme aereo è scattato di nuovo intorno alle 11 locali (le 10 in Italia). Le autorità della città hanno riferito che la difesa aerea è in azione. Come ha fatto sapere il sindaco, ci sarebbe anche un ferito, aggiungendo che nello stesso distretto, che ospita il quartiere storico di Podil, "frammenti di razzi sono caduti sulla strada".

Zelensky: "Kiev sopravvive"

Ieri anche il presidente ucraino Zelensky era intervenuto sull'attacco verificatosi qualche ora prima sempre contro Kiev, che ha definito "il colpo più potente diretto contro la regione di Kiev. 36 droni sono stati abbattuti nella città e nella regione. È così che la Russia celebra il giorno della nostra antica Kiev… Nel corso della sua storia, Kiev ha assistito a varie atrocità da parte degli invasori. È sopravvissuta a tutti, sopravvivrà a tutti. Nessuno di loro sarà qui!", ha detto nel suo consueto discorso serale diffuso sui social network.

"Kiev e tutte le nostre città, tutta la nostra Ucraina porranno fine alla storia del dispotismo di Mosca, che ha schiavizzato molti popoli diversi per molto tempo. Non sarà salvata dagli Shahed o da qualsiasi altro mezzo di terrore che cerca nel mondo", ha detto il numero di Kiev aggiungendo che "il fatto che la nostra capitale sia libera, il fatto che le nostre città siano difese, il fatto che libereremo ogni città attualmente occupata – tutto questo è merito di tante persone. Andiamo avanti finché non libereremo tutta la nostra terra ucraina".

Nella notte raid aerei su Odessa e danni al porto

La scorsa notte esplosioni sono state registrate anche a Odessa, sul Mar Nero, bersaglio di un attacco probabilmente con droni. Si riportano danni al porto, infrastruttura fondamentale per l'export di grano ucraino: lo scrive in un bollettino diramato in piena notte l'agenzia ucraina Unian, che invita la popolazione a restare nei rifugi e a non effettuare riprese per non svelare al nemico le posizioni dell'antiaerea.

Non ci sarebbero feriti. Questa mattina Ukrinform scrive che detriti incendiati di un drone russo di fabbricazione iraniana Shahed abbattuto sono caduti sulle strutture del porto.

Prigozhin: "Possibile ritardo dell'operazione di soccorso russa a Bakhmut"

Intanto, resta alta l'attenzione anche a Bakhmut. Secondo gli esperti dell'Institute for the Study of War (ISW), il fondatore del gruppo di mercenari Wagner, Yevgeny Prigozhin, ha annunciato che l'operazione di soccorso russa nella cittadina del Donetsk potrebbe non essere completata entro la scadenza iniziale del 1 giugno e durare fino al 5 giugno perché "non sono in grado di trasferire tutte le attrezzature in buone condizioni entro quella data".

Il 28 maggio il Washington Post ha riferito che il personale ucraino nell'area di Bakhmut ha assistito alla partenza delle forze di Wagner dalla stessa area, con personale russo regolare che ha assunto il controllo delle precedenti posizioni del battaglione nella città. Tuttavia, le autorità di Kiev hanno affermato di non poter confermare che le forze russe regolari stiano sostituendo Wagner in tutta Bakhmut.

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