Ucraina, è scontro Trump-Putin: “Sono deluso”. Zelensky incontra il Papa: “Mosca respinge sua proposta di pace”

Donald Trump è furioso con il presidente russo Vladimir Putin. "Dice un sacco di stronzate, sta uccidendo troppe persone", ha detto l'inquilino della Casa Bianca riferendosi al numero uno di Mosca e minacciando una serie di nuove sanzioni nei suoi confronti. Non solo. Secondo i media a stelle strisce, primo tra tutti il Wall Street Journal, l'ex tycoon starebbe valutando l'invio di un ulteriore sistema di difesa Patriot all'Ucraina. "Invieremo altre armi. Dobbiamo farlo. Devono essere in grado di difendersi. Ora vengono colpiti molto duramente", sono state le parole davanti ai giornalisti a margine della visita a Washington del premier israeliano Netanyahu, rivolte soprattutto a Putin: "Non sono affatto contento. Sono deluso, francamente, che non si sia fermato".
Non è tardato ad arrivare il commento di Mosca. "Donald Trump è conosciuto per usare uno stile rude nelle frasi che usa", ma a proposito di questo il Cremlino è "tranquillo", ha detto il portavoce Dmitry Peskov commentando i toni sempre più aspri usati dal presidente americano nei confronti di Putin, come riferisce l'agenzia Ria Novosti.
Stop alle armi a Kiev: Hegseth non informò la Casa Bianca
Lo stop alle armi a Kiev, che facevano parte del pacchetto approvato da Joe Biden, era stato deciso dal capo del Pentagono Pete Hegseth nell'ambito di una revisione delle scorte dopo i raid sui siti nucleari iraniani. Ma anche qui non mancano i colpi di scena. Secondo quanto riporta la CNN, citando alcune fonti, proprio Hegseth non avrebbe informato la Casa Bianca prima di dare il via libera allo stop per la consegna di armi all'Ucraina.
Sempre ieri Trump ha lasciato intendere di non essere responsabile della decisione. A una domanda della stampa, se avesse approvato la sospensione delle forniture Trump ha esitato, affermando quindi che Washington continuerà a inviare armi a Kiev. Incalzato quindi su chi avesse autorizzato la sospensione, Trump ha risposto: "Non lo so, perché non me lo dite?". Anche l'inviato speciale Usa per l'Ucraina, Keith Kellogg, e il segretario di Stato, Marco Rubio, che è anche consigliere per la Sicurezza nazionale, non erano stati informati della sospensione, di cui sono venuti a conoscenza dalla stampa, secondo un alto funzionario dell'amministrazione e due delle fonti citate dall'emittente a stelle e strisce.
Il portavoce del Pentagono, Kingsley Wilson, ha detto che "il segretario Hegseth ha fornito al presidente un quadro di riferimento per valutare le forniture di aiuti militari e le scorte esistenti. Questo sforzo è stato coordinato a livello governativo". Alla domanda se Hegseth avesse informato la Casa Bianca prima di approvare la sospensione dell'invio degli aiuti militari, la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha dichiarato in una nota che il Pentagono ha condotto una verifica "per garantire che tutto il supporto vada a tutte le nazioni straniere in linea con gli interessi americani", aggiungendo che Trump "ha preso la decisione di continuare a fornire armi difensive all'Ucraina per contribuire a fermare le uccisioni in questa brutale guerra, su cui il Pentagono ha affermato di essere impegnato". Leavitt ha poi aggiunto che "il presidente ha piena fiducia nel segretario alla Difesa".
Zelensky a Roma da Papa Leone XIV
Intanto, il presidente ucraino9 Zelensky è arrivato a Roma dove è in programma una udienza a Castel Gandolfo con Papa Leone XIV, stando a quanto reso noto dalla Santa Sede. Si tratta del secondo incontro tra i due, dopo la visita del leder di Kiev nel giorno dell'intronizzazione del successore di Papa Francesco. "Il Papa ha riaffermato la disponibilità ad accogliere in Vaticano i Rappresentanti di Russia e Ucraina per i negoziati", si legge in una nota vaticana dopo l'incontro. Il Papa si è intrattenuto col presidente ucraino "sul conflitto in corso e sull'urgenza di percorsi di pace giusti e duraturi" e nell'incontro si è inoltre "ribadita l'importanza del dialogo come via privilegiata per porre fine alle ostilità. Il Papa ha espresso dolore per le vittime e rinnovato la preghiera e la vicinanza al popolo ucraino, incoraggiando ogni sforzo volto alla liberazione dei prigionieri e alla ricerca di soluzioni condivise", conclude la nota.
"Grati per l'incontro e la conversazione molto approfondita con Papa Leone XIV. Apprezziamo tutto il sostegno e ogni preghiera per la pace in Ucraina. La proposta di incontri in Vaticano per fermare l'aggressione russa e raggiungere una pace stabile, duratura e autentica rimane aperta e pienamente possibile. Per ora, solo Mosca sta respingendo questa proposta, così come tutte le altre proposte di pace", è stato poi il messaggio del presidente ucraino su Telegram dopo l'incontro con papa Leone.
Previsto in giornata anche un incontro con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Almeno 3 morti e 11 feriti nel Donetsk
Intanto, continuano anche i combattimenti sul campo. L'Ucraina ha reso noto che la notte scorsa la Russia ha lanciato il più grande attacco di droni e missili dall'inizio della guerra prendendo di mira principalmente la parte occidentale del Paese. L'aeronautica militare ucraina ha precisato che l'esercito russo ha lanciato 728 droni e 13 missili, aggiungendo che i suoi sistemi di difesa aerea hanno intercettato 711 droni e che almeno sette missili sono stati distrutti.
Almeno tre persone sono state uccise e altre 11 sono rimaste ferite nella regione ucraina del Donetsk a seguito dei bombardamenti russi nelle ultime 24 ore. Lo ha reso noto il il governatore della regione Vadim Filashkin, precisando inoltre che "dall'inizio dell'invasione su vasta scala, gli invasori russi hanno ucciso almeno 3.327 civili nella sola regione del Donetsk e rapito almeno 7.491 persone". Filashkin ha poi sottolineato che queste cifre non tengono conto delle vittime a Mariupol e a Volnovakha. Anche la città di Lutsk, nel nord-ovest dell'Ucraina, è stata sottoposta la notte scorsa al più massiccio attacco delle forze russe con droni e missili dall'inizio dell'invasione. I bombardamenti hanno causato incendi e distruzione, ma al momento non si hanno notizie di vittime.